La testimonianza

«Pregiudizi sbagliati, soprattutto maschili»

Lara Filippini è stata una delle prime «pole dancer» della Svizzera italiana: oggi ha 36 anni ed è deputata nel Gran consiglio ticinese nell’Udc
Lara Filippini, deputata Udc e pole dancer
Red. Online
07.11.2019 06:00

Lara Filippini, 36 anni, è deputata nel Gran consiglio ticinese nell’Udc. Ma non solo: sui social, infatti, molti la conoscono perché è stata una delle prime «pole dancer» della Svizzera italiana.

Com’è arrivata a questa disciplina?

«Un po’ per caso, come per tante cose nella mia vita. Sono stata ferma a lungo per problemi muscolari, poi nel 2012 quando stavo passando un momento no, mi sono messa a fare ricerca su internet così, per curiosità, per sapere se esistessero corsi di pole dance in Ticino. Volevo uno sport che mi mettesse alla prova sotto tutti i punti di vista! Mi sono imbattuta nel primo workshop con una pole dancer in voga in quel momento in una palestra di Mendrisio».

Cosa le dicevano i suoi amici?

«Alcune sgranavano gli occhi, quasi basite che una “brava ragazza” si desse alla pole dance, ma erano soprattutto gli uomini – a volte ancora oggi – a fare le solite classiche battutine sulla lap dance. Eh sì, nell’immaginario collettivo maschile rimane ancora uno stereotipo duro da abbattere. Altri invece, regalano un palo alle loro compagne per allenarsi in casa».

Come è cambiato il suo corpo?

«Sono diventata più tonica e muscolosa. Non chissà che, ma quel tanto che basta per far sì che ogni tanto camicetta o il vestito non possa più indossarlo perché non mi entra il braccio o non riesco più a chiuderlo! In ogni caso non cambia solo il corpo, ma anche la mente. Ti senti più sicura di te stessa».

A chi la consiglia?

«A tutte le donne, ma anche gli uomini e bambini. Non fatevi problemi di età, peso, o altro, sono limiti della nostra mente. Ci sono tante sfumature in questo sport e poi esistono i campionati per chi ha tempo e costanza per allenarsi. Per me è una valvola di sfogo oltre ai corsi di aerial hoop. Magari in futuro ci proverò nel lanciarmi in una gara, più per una mia personale gratificazione di provare anche quell’esperienza che altro».