Premiato l'architetto Peter Zumthor

LOS ANGELES - L'architetto svizzero Peter Zumthor, ideatore tra l'altro delle terme di Vals (GR), considerate il suo capolavoro, ha ottenuto il premio Pritzker 2009, il più prestigioso riconoscimento dell'architettura mondiale.
Thomas Pritzker, presidente della fondazione Hyatt - che attribuisce il premio dal 1979 - ha annunciato il nome del laureato ieri sera a Los Angeles. "Peter Zumthor è un maestro ammirato dai suoi colleghi in tutto il mondo per il suo lavoro, senza compromessi ed eccezionalmente determinato. Tutti i suoi edifici hanno una forte presenza, una presenza estemporanea", ha detto Pritzker.
Zumthor - ha concluso il presidente della Hyatt - "possiede il raro talento di abbinare pensieri chiari e rigorosi ad una dimensione realmente poetica, risultando in opere che non smettono mai di ispirare".
Zumthor, 67 anni, riceverà il premio in occasione di una cerimonia che si terrà il 29 maggio a Buenos Aires. Dotato di 100'000 dollari (116'000 franchi) e simbolizzato da una medaglia di bronzo, il Pritzker è talora soprannominato "il Nobel dell'architettura".
"Che un corpus di edifici tanto modesto quanto il nostro sia riconosciuto a livello planetario ci rende fieri", ha reagito Zumthor. Ciò "dovrebbe dare ai giovani professionisti la speranza che, mirando alla qualità, il loro lavoro possa diventare visibile senza particolare pubblicità".
Zumthor, poco conosciuto all'estero, ha costruito poco e lontano dai riflettori, ma il suo lavoro è considerato di una grande eleganza, dai tratti essenziali ed ascetici.
La sua opera più famosa sono senz'altro le terme di Vals, erette nel 1996. Zumthor ha costruito i bagni, nel bel mezzo delle Alpi retiche, con lastre di quarzite che ricordano i mattoni romani dell'antichità.
Più recentemente l'architetto - nato a Basilea il 26 aprile 1943, ma poi stabilitosi nei Grigioni - ha concepito il Kolumba, il museo dell'arcidiocesi di Colonia (D), inaugurato nel 2007. Ha costruito il nuovo palazzo per le esposizioni integrando nella struttura moderna le rovine tardo-gotiche, distrutte durante la seconda guerra mondiale, oltre ai resti delle precedenti chiese.
Sempre lo stesso anno e sempre in Germania, Zumthor ha costruito a Wachendorf, sull'altopiano dell'Eifel, la cappella dedicata a San Nicolao della Flüe, patrono degli svizzeri. Il luogo di culto, una sobria torre in cemento, è stata costruita attorno a 112 tronchi d'albero, sistemati in cerchio come si trattasse di una tenda indiana. Un fuoco è stato alimentato per ben tre settimane all'interno della cappella per seccare ben bene i tronchi, che sono poi stati levati. Il suolo della cappella è ricoperto di piombo.
Zumthor ha firmato anche i piani di trasformazione del Museo delle belle arti di Coira e quelli della cappella di Sumvitg (GR), costruita completamente in legno. Fra le sue opere più famose figurano anche il museo delle belle arti a Bregenz (A), nonché il padiglione svizzero all'Esposizione universale di Hannover (D) del 2000. Ha anche progettato il controverso centro di esposizioni e di documentazione sulla "topografia del terrore" nazista a Berlino (poi abbandonato).
Zumthor ha dapprima seguito un tirocinio di ebanisteria e studiato alla Scuola d'arti applicate di Basilea e poi al Pratt Institute di New York. Alla fine degli anni Sessanta è stato assunto come architetto al Servizio monumenti dei Grigioni. Nel 1978 è nominato professore all'università di Zurigo. Un anno più tardi è divenuto titolare di uno studio di architettura a Haldenstein (GR). Dal 1988 Zumthor ha insegnato in università americane, austriache ed elvetiche. Dal 1996 insegna a Mendrisio (TI) all'Accademia di architettura dell'Università della svizzera italiana (USI). Ha già ricevuto numerosi premi internazionali, tra cui il "Praemium Imperiale" nel 2005, dotato di 158'000 franchi.
È la seconda volta in meno di dieci anni che il premio arriva in Svizzera. Nel 2001 si erano aggiudicati il riconoscimento i basilesi Jacques Herzog e Pierre de Meuron. Tra gli ex laureati figurano lo statunitense Frank Gehry, il sino-statunitense Ieoh Ming Pei nonché l'italiano Renzo Piano. L'anno scorso il Pritzker è andato al francese Jean Nouvel.