Anteprima moto

Presentata la gamma Yamaha 2022 per la Svizzera

Modelli e versioni della casa di Iwata per la stagione 2022
Michele Castiglioni
22.03.2022 16:44

Dopo due anni di assenza per i ben noti motivi di «forza maggiore», l’importatore svizzero Yamaha Hostettler ha organizzato il tradizionale evento di presentazione della gamma Yamaha per la nuova stagione.

Molti sono i modelli del marchio giapponese, che resta sempre particolarmente apprezzato dagli appassionati di due ruote elvetici. Alcuni di questi sono autentici best seller ed hanno visto restyling estetici e di sostanza. In più è stata l’occasione per testare alcune novità molto interessanti.

Tricity 300
Tricity 300

R7 e Tricity 300

Partiamo dalle novità, che vanno a posizionarsi sia tra le moto sportive che tra gli scooter – anzi, Urban Mobility, secondo la definizione della casa. Per quanto riguarda la prima, abbiamo avuto modo di testare la new entry di Iwata per il settore supersport, qui presente nel classico blu e nella splendida livrea World GP 60th Anniversary (che già di suo garantisce un alto grado di desiderabilità). Si tratta della nuova proposta Yamaha per chi vuole avvicinarsi al mondo delle moto sportive ma senza affrontare subito le potenze di una R6 (fra l’altro ormai disponibile solo «pronto pista», visto che le normative antinquinamento hanno letteralmente ucciso le 600 sportive su strada) o di una superbike come la R1, ma senza dover sottostare a compromessi per quanto riguarda posizione di guida o componentistica (vedi Kawasaki Ninja 650 o Honda CBR 650, decisamente più turistiche). Sostanzialmente Yamaha con la R7 ha «inventato» una nuova categoria: leggera, potente il giusto (73,4 cv a 8750 giri) e ad un prezzo decisamente interessante.

Per quanto riguarda il Tricity 300, invece, si tratta di uno scooter a tre ruote pensate espressamente per l’utilizzo quotidiano, il commuting durante tutto l’anno. Con le sue due ruote anteriori, si inserisce infatti nel segmento di mercato preferito da chi vuole un mezzo da utilizzare in qualsiasi condizione atmosferica, grazie alla grande sicurezza in frenata e in appoggio data dal layout e, soprattutto alla comodità della posizione di guida, nonché al motore sempre gestibile. A tutto questo il Tricity aggiunge controllo di trazione, schermo LCD, presa CC, standing assist (comodissimo per gli stop&go nel traffico) e un grande vano sottosella con spazio per due caschi. Insomma una scelta razionale in tutto e per tutto, ma che sa regalare anche un discreto piacere di guida.

MT-01
MT-01

Le Naked

La casa di Iwata offre una gamma di naked davvero completa e di grandissima qualità, a partire dalla consolidata MT-10, migliorata in tanti piccoli particolari e nelle nuove splendide colorazioni. Una moto che porta il piacere di guida a livelli davvero elevati, mantenendo sempre un grande aplomb: la giornata ha visto freddo e pioggia e con essa persino la sabbia dal deserto a sporcare pista e moto; eppure la MT-10 consentiva di guidare sportivamente passando letteralmente «sopra» ai problemi. Con la versione SP, poi, le qualità soprattutto nella guida sportiva sono portate ad un livello ancora più alto. Quasi da superbike. Non ci fosse la R1…

A seguire la MT-09 con il suo favoloso tricilindrico ricco di coppia e divertentissimo da sfruttare, anche grazie al pacchetto telaio/sospensioni/freni davvero azzeccato per equilibrio e stabilità. Ma la punta di diamante della gamma MT-09 è sicuramente la versione SP, che come tutte le SP Yamaha guadagna in qualità dei componenti: sospensioni Öhlins, forcella da 41mm completamente regolabile, piattaforma IMU a 6 assi (come quella della R1) e una nuova sella. Tutto votato ad un livello superiore del piacere di guida.

Infine, va citata la «piccola» della famiglia MT: la 07. Pensata per chi vuole approcciare il mondo motociclistico di casa Yamaha, la 07 si conferma - anch’essa nelle versioni 2022 – la moto perfetta sia per i neofiti delle cilindrate superiori, sia per chi dalla propria moto richiede solo piacere e facilità di guida.

T-Max
T-Max

T-Max

Lanciato nel 2001 e assoluto best seller a livello europeo per Yamaha nella categoria maxi, il T-Max in versione 2022 si presenta rinnovato sotto molti aspetti: dallo schermo TFT a colori da 7 pollici al nuovo design complessivo; a questo si aggiungono il parabrezza regolabile, i fari a led con lenti monofocali, comandi ed interruttori. Menzione speciale ai cerchi forgiati più leggeri che portano grandi miglioramenti a livello dinamico, soprattutto in inserimento di curva e in agilità complessiva, esaltando le modifiche al telaio che creano un complesso decisamente sfruttabile e sportiveggiante. Il motore Euro 5 da 560 cm3 eroga la bellezza di 48 cv che nelle ripartenze e nei rettilinei si sentono tutti, come abbiamo potuto ampiamente constatare. Ma i miglioramenti più consistenti sono forse quelli relativi alla connettività, visto che collegando il cellulare (via bluetooth, WiFi o tramite la presa USB integrata nel portaoggetti davanti) è possibile accedere non solo alle funzioni del telefono, ma anche alla navigazione Garmin: sul display è così possibile visualizzare la mappa a schermo intero, mentre le istruzioni arrivano via auricolare. Infine menzione speciale per la versione «Tech Max», che è dotata di manopole riscaldabili (assolutamente fantastiche nelle giornate fredde e umide come quella della nostra prova), parabrezza regolabile elettricamente, cruise control e sospensione posteriore regolabile.

Tracer 9 GT
Tracer 9 GT

Tracer 9 (e 7) GT: turismo sportivo

Poche moto da turismo offrono quello che offre la Tracer 9 GT a questo prezzo: il familiare tricilindrico perfetto per coppia ed erogazione, comodità di guida sulle lunghe distanze, una serie di optional completa per gli appassionati «macinachilometri» e in più tutta l’elettronica e la connettività necessarie per fare turismo di alto livello con qualsiasi tempo e condizione stradale. E, come potete vedere dalla foto, il comparto sospensioni/telaio supportano ottimamente il motore consentendo una guida ben più che briosa, all’occorrenza. Cosa chiedere di più? Eventualmente la Tracer 7, con l’ottimo bicilindrico che equipaggia MT-07 e R7 - un po’ meno potente, se il tricilindrico 900 vi sembra troppo - e un cartellino del prezzo ancora più basso.

R1 M
R1 M

R1 e Ténéré: le regine

Infine, una menzione per la Superbike per antonomasia: quella R1 che l’anno scorso ha vinto il mondiale Superbike, con il team Pata Yamaha e Toprak Ratzgatlioglu in sella. Non ci sono novità di rilievo per il 2022 per lei, a parte le colorazioni, sia per la R1 standard che per la versione «M», ma i contenuti sono così elevati che crediamo sia difficile lamentarsi.

Stesso discorso vale per la apprezzatissima Ténéré, rappresentante del lato Adventure di Yamaha con rimandi ad un glorioso passato, ma pienamente moderna nella sua estrema efficacia nell’offroad.

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