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Quel supporto perfetto che è come un abbraccio

Fasce, Mai Tai e marsupi permettono di coccolare e tenere al sicuro i bimbi mentre si svolgono le attività quotidiane
Fasce, Mai Tai e marsupi permettono di coccolare e tenere al sicuro i bimbi mentre si svolgono le attività quotidiane
Red. Online
14.05.2020 18:30

Si chiama babywearing ed è la pratica di portare i bebé in giro tenendoli a contatto con il proprio corpo. Non è certo una moda appena nata, dato che in numerosi popoli, anche in tempi antichi, le donne usavano strisce di tessuto per trasportare i neonati avvolgendoli stretti al proprio petto o alla schiena, simulando un abbraccio.

Tale pratica è tornata in voga nell’ultimo decennio, ma a permettere ai genitori di fare babywearing sono supporti sempre più comodi e pratici. Il più diffuso è la fascia portabebè, grazie alle quali la mamma e il papà possono svolgere ogni attività senza perdere di vista il proprio piccolo. Si tratta di strisce di tessuto che possono essere rigide, elastiche o ad anelli. Quelle appartenenti alla prima tipologia sono le più resistenti e avvolgenti, in quanto la trama consente di sostenere anche i neonati più pesanti. Sono realizzate in materiali naturali, soprattutto in cotone, e sono disponibili in diverse misure, così da essere perfette per portatori di qualsiasi costituzione e per sostenere bambini fino all’età di 3 anni. Affini a questa categoria sono quelle ad anelli, regolabili grazie a giunture metalliche. Le fasce elastiche, invece, sono solitamente realizzate in jersey elasticizzato e sono commercializzate in taglia unica. Questo tipo di supporto è indicato per i piccoli nati da poco e fino ai 24 mesi di vita.

Quando il bambino inizia a crescere e ad aumentare di peso occorre rivedere le modalità del babywearing. Il Mei Tai, ad esempio, è un portabebè di origine asiatica costituito da un pezzo quadrato di tessuto - che sostiene il corpo del piccolo - alle cui estremità sono assicurate delle bande. Queste consentono di legare il bimbo al corpo del portatore, incrociandole sulle spalle e poi sotto il sedere del bebè. Tale supporto permette di tenere il bambino frontalmente o sulla schiena e riesce a sostenere fino quasi a 15 chilogrammi.

Esiste un’alternativa più strutturata rispetto ai portabebé appena citati: il marsupio ergonomico. I vantaggi derivanti dalla scelta di questa struttura di sostegno sono molteplici. I primi sono la rapidità e la semplicità di utilizzo, resi possibili da bretelle e fibbie regolabili. A seguire c’è il fatto che il marsupio si propone come l’alternativa più adatta per trasportare tanto i neonati – che devono essere già in grado di reggere bene testa e collo – quanto i bimbi più grandi e pesanti, fino a circa 22 chilogrammi.

Nella scelta del portabebé l’unica regola da seguire è quella di valutare la soluzione più confortevole per sé e per il bambino. Così, si potranno sbrigare le incombenze quotidiane facendo sentire il proprio piccolo coccolato e al sicuro.