Rischio individualismo nel rapporto di coppia

Indipendenza sì, individualismo no. Se si volesse riassumere con una singola frase uno dei consigli d’oro per vivere un rapporto di coppia felice, potrebbe essere questa. Già, perché anche quando si condivide la vita con un’altra persona resta fondamentale potersi ritagliare del tempo per sé. Si tratta di una scelta che non è affatto egoistica, anzi: poter contare su questi spazi permette di trovare il proprio equilibrio personale, che, a sua volta, fa bene anche al rapporto a due. D’altronde, per stare bene con un’altra persona bisogna prima di tutto stare bene con sé stessi. E, se non si ha questa possibilità, si rischiano frustrazioni, scontri e sfoghi con il partner.
Ben diversa è la questione nel momento in cui entra in gioco l’individualismo. In questo caso uno dei componenti della coppia guarda unicamente al proprio interesse personale, senza considerare i sentimenti, i desideri e le richieste del partner. Gli individualisti in amore si concentrano solo sulle loro emozioni e hanno la tendenza a decidere e ad agire senza tener conto dell’altro. È qui, spesso, che nascono i problemi, perché il partner si sente non considerato e messo da una parte e per di più in risposta trova un comportamento a senso unico.
Si sbaglierebbe nel pensare che gli individualisti nel rapporto di coppia siano solo giovani, perché meno «esperti» nel relazionarsi con l’altro o perché più aperti ad altre forme di relazione. In realtà il problema può manifestarsi a qualsiasi età, tanto che gli esperti hanno coniato anche il termine di «super single», per individuare quel genere di persone che cercano solo la propria felicità e, mostrando un ego quasi infantile, non riescono a far evolvere i rapporti in una dimensione più adulta e matura.
Per capire se il proprio partner ha la tendenza a essere individualista ci sono alcuni segnali d’allarme da non sottovalutare. Tra questi, la scarsa voglia di fare progetti per il futuro e la volontà di concentrarsi unicamente sul presente, così come il fastidio nell’affrontare preoccupazioni o compiti programmati. Nei casi peggiori l’individualista evita ogni responsabilità e lascia il partner ad affrontare da solo i problemi. La ricerca di soddisfazione dei bisogni immediati si può riflettere anche nell’egoismo nei momenti di intimità.
La soluzione? Senza dubbio iniziare ad affrontare il problema con il partner, consci che il dialogo e il confronto stanno alla base di un rapporto serio e maturo. Un individualista può certamente cambiare il suo atteggiamento se trova dall’altra parte comprensione e amore e se si punta a creare un «noi» che sia sano, dove si mantiene la propria identità pur vivendo in coppia. Al contrario, se il partner si rivela un individualista impenitente, bisognerà valutare se si vuole investire in un rapporto che continuerà a presentare problematiche, incomprensioni e motivi di scontro.