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Ruffino, il futuro è di chi lo ha cominciato

La storica azienda vinicola toscana a Locarno per presentare il suo nuovo corso, con alcune gustose sorprese...
Red. Online
31.10.2022 08:50

«Il futuro è di chi lo ha cominciato. Il futuro inizia oggi». È questo il messaggio che ben sintetizza il nuovo corso che Ruffino, storica azienda toscana nata a Pontassieve nel 1887, ha deciso di intraprendere, a partire dal debutto ufficiale della rinnovata etichetta di uno dei suoi vini icona, il Chianti Classico Riserva Ducale Oro Gran Selezione, che rappresenta l’inizio di un più ampio percorso di innovazione.

A Locarno, lunedì 24 ottobre, un’esclusiva cena di degustazione presso la Bottega del Vino di Delea, raffinato ed elegante ristorante situato a pochi passi dalla Piazza Grande e dal Lungolago della cittadina svizzera, è stata l’occasione per assaporare le creazioni dello Chef Fabrizio Guerra in abbinamento con alcuni dei grandi vini che hanno fatto la storia di Ruffino e, al tempo stesso, presentare le novità che stanno accompagnando questo importante momento storico dell’azienda.

Se la creazione del Chianti Stravecchio, all’inizio dello scorso secolo, consentì all’azienda fondata dai cugini Ilario e Leopoldo Ruffino di diventare fornitore ufficiale della Casa Reale Savoia, la nascita della Riserva Ducale nel 1927, e successivamente quella della sua evoluzione «Oro» nel 1947, hanno consentito all’azienda di Pontassieve di poter custodire e tramandare sino ad oggi un pezzo importante della storia della viticoltura e dell’enologia toscana e italiana. Ruffino custodisce un glorioso passato, un patrimonio che ora l’azienda ha deciso valorizzare ulteriormente proiettandosi nel futuro, rendendo più contemporanea la sua immagine, pur mantenendo uguale il prodotto, anzi, migliorandolo sempre di più. Da queste basi ha avuto origine il recente progetto di rinnovamento delle etichette che si inserisce all’interno di un percorso di restyling complessivo che comprende anche il logo.

L’etichetta della Riserva Ducale Oro è stata rinnovata pur rimanendo comunque fedele a sé stessa, mantenendo in primo piano la scena che rievoca la visita a Pontassieve del Duca di Aosta nel 1890. L'obiettivo era quello di creare ilsilenzio e farsì che gli elementi fossero visibili, cristallini. Anche il marchio doveva avere una nuova posizione: così è stato ripreso lo stemma, che era lì, poeticamente nascosto, ed è diventato l’eroe principale.

Oltre alla nuova immagine di Ruffino, la serata è stata inoltre l'occasione perfetta per raccontare l’ambizioso progetto di valorizzazione dei vini cuore delle Tenute toscane che la storica azienda fiorentina ha da poco intrapreso. La cena è stata infatti accompagnata da una degustazione guidata dei grandi classici come Chianti Classico Gran Selezione Riserva Ducale Oro e Romitorio di Santedame prodotti a Castellina in Chianti, il Brunello di Montalcino Greppone Mazzi, Alauda e Modus Primo prodotti a Poggio Casciano, Supertuscan che definiscono la parte più moderna e imponente di Ruffino.

Ruffino, fondata nel 1877 a Pontassieve, vicino Firenze, è sinonimo di storia del vino in Toscana. Grandi classici toscani, vini come Chianti Classico Riserva Ducale e Riserva Ducale Oro, Chianti Ruffino e Brunello di Montalcino Greppone Mazzi, sono da sempre il cuore della produzione Ruffino. In parallelo, la voglia di confrontarsi sempre con nuove sfide ha portato Ruffino alla creazione di imponenti Supertuscan, fra cui il pluripremiato Modus che con l’annata 2018 è stato affiancato da Modus Primo, l’acquisizione nel 2018 di due tenute in Veneto per la produzione di Prosecco e il lancio nel 2020 di Aqua di Venus con vini che interpretano perfettamente l’anima più moderna e trendy dell’azienda. A fine 2011, Ruffino è stata acquisita da Constellation Brands, la più importante azienda vinicola americana. Ruffino oggi è una realtà profondamente radicata nel suo storico territorio, la Toscana, e al contempo aperta alle complesse sfide del mercato globale: presenti in quasi 90 paesi, i vini Ruffino costituiscono un segno forte di italianità.

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