Rumantsch grischun poco gradito

COIRA - Chi parla romancio è profondamente legato al dialetto del proprio villaggio o a quello della vallata in cui vive e nutre un certo scetticismo nei confronti dell'idioma unificato, il «rumantsch grischun». Lo indica uno studio condotto dal Fondo nazionale svizzero dal quale emerge anche una flessibilità linguistica superiore alla media da parte di chi usa abitualmente la quarta lingua nazionale. Il tentativo di standardizzare il romancio è recente: il «rumantsch grischun» è stato adottato nel 1982 dalla Lia Rumantscha come lingua amministrativa ufficiale di comunicazione. Accanto ad esso coesistono tuttora cinque idiomi regionali, ciascuno munito di una sua propria tradizione scritta. Nel 2003 il parlamento cantonale ha stabilito che il materiale di formazione in romancio nelle scuole elementari, fino ad allora edito nelle varianti tradizionali, dovesse essere pubblicato gradualmente soltanto nell'idioma unificato.Nel quadro del programma nazionale di ricerca «Diversità delle lingue e competenze linguistiche in Svizzera», le ricercatrici Renata Coray e Barbara Strebel hanno studiato la realtà di due grandi regioni romance, la Surselva e la Bassa Engadina. In particolare hanno svolto un esame linguistico approfondito su 31 persone aventi un livello di formazione «medio o basso». Dalle conclusioni rese note oggi emerge la forte valenza emozionale che riveste l'idioma materno. Questo rimane la lingua principale di comunicazione orale quotidiana, in famiglia e in paese.Le persone interrogate si identificano prima di tutto con il villaggio e la valle in cui vivono e meno con il gruppo linguistico romancio. «Il sentimento sovraregionale di appartenenza resta debole», compreso presso le giovani generazioni, constatano con sorpresa le due ricercatrici. Alla radio o in televisione, i partecipanti allo studio dicono di preferire l'uso di una variante regionale del romancio piuttosto che quello della lingua standardizzata. Inoltre, si oppongono con forza alla sostituzione programmata nelle scuole di questi idiomi con il «rumantsch grischun».Da notare inoltre il multilinguismo superiore alla media riscontrato fra gli interrogati e la grande flessibilità linguistica che li porta spesso a preferire con i nuovi venuti germanofoni una comunicazione efficace in tedesco piuttosto che una in romancio.