Dietro le quinte

Come nasce una gara di corsa in montagna

Ecco da cosa dipende la scelta di un tracciato
La scelta di un percorso dipende da molti fattori. Scopriamoli assieme (©aaronrezzonico)
Aaron Rezzonico
01.03.2021 08:52

Da quando ormai una decina di anni fa ho imboccato la via dell’organizzatore sportivo, in moltissimi mi hanno chiesto quali siano i criteri per la scelta di un percorso di gara piuttosto che un altro. Credo sia un po’ come chiedere ad un musicista se nascono prima le parole o le note che le accompagnano e spesso mi sono trovato in difficoltà a rispondere. Ragionando in termini più concreti posso certamente affermare che la conoscenza del territorio sia fondamentale, così come lo è lo studio della musica per diventare compositori. Percorrere sentieri, raggiungere cime, solcare valli e nevai, lasciare che i propri sensi facciano indigestione delle bellezze naturali ticinesi, è fondamentale.

Cascata di Foroglio, Val-Bavona (©AsconaLocarno Tourism, foto Alessio Pizzicannella)
Cascata di Foroglio, Val-Bavona (©AsconaLocarno Tourism, foto Alessio Pizzicannella)

Durante queste esplorazioni mi soffermo anche spesso a parlare con le persone che incontro: questa volta un turista che viene da un paese straniero, un’altra volta invece con un pastore che con le sue mucche trascorre la giornata sui pascoli. Non è mai fiato sprecato e, anzi, se ne traggono spesso punti di vista importantissimi per capire come una certa zona venga recepita da persone differenti. La scelta di un tracciato passa inevitabilmente dal proprio vissuto e dai propri gusti o dalle proprie paure. Infatti, pur essendo nato tra le montagne, la natura ha voluto farmi uno scherzo, regalandomi vertigini piuttosto marcate che tormentano le mie uscite, facendomi avere grande rispetto per alcune tratte o alcune salite particolarmente esposte. Dall’altro lato sono nato con una caparbietà altrettanto marcata e questo mi spinge ad affrontare percorsi dove le mie paure trovano di che nutrirsi e paradossalmente sono quindi una persona molto indicata per determinare se un percorso sia veramente pericoloso oppure no. Questo è di fatto il criterio supremo in fatto di gare di corsa in montagna.

Pastori e allevatori, con i loro animali, vivono la montagna e offrono interessanti spunti (©aaronrezzonico)
Pastori e allevatori, con i loro animali, vivono la montagna e offrono interessanti spunti (©aaronrezzonico)

La mia idea è che vi sia divertimento, emozione o fatica estrema ma mai un pericolo tale da mettere a repentaglio la vita di chi vi partecipa. In altre manifestazioni questo non è un criterio perché chi organizza ha magari poca o nessuna dimestichezza con il terreno di gioco, la montagna, facendo correre inutili rischi a chi gareggia. Proprio perché non tutti i partecipanti sono degli alpinisti, deve entrare in gioco il buon senso di chi organizza, proponendo anche percorsi più brevi e meno difficili, adatti a famiglie, anziani o a semplici curiosi che si avvicinano a questo sport.

Sonlerto, Val-Bavona (©AsconaLocarno Tourism, foto Alessio Pizzicannella)
Sonlerto, Val-Bavona (©AsconaLocarno Tourism, foto Alessio Pizzicannella)

Un altro aspetto è la panoramicità di un percorso. Intendiamoci, in Ticino i panorami sono unici ed incredibili quasi ovunque ma, ad esempio, correndo per due ore in un bosco fitto, si porta a casa molto poco in termini scenografici. Personalmente mi attraggono moltissimo le creste erbose o rocciose dove la vista spazia libera a trecentosessanta gradi. Questa libertà la si ha anche sopra il limitare del bosco, quindi oltre i duemila metri di quota. Ecco che nascono allora gare come Scenic Trail oppure il Cristallina Challenge o la nuovissima ed inedita Skyrunning della Val Bavona...

Il Ticino è una terra di panorami mozzafiato (@funicolaresansalvatore)
Il Ticino è una terra di panorami mozzafiato (@funicolaresansalvatore)

Altri percorsi sono semplicemente lì e ti colpiscono per la loro linea perfetta, come la gara sulle scalinate del Ritom o la fantastica direttissima al Gazzirola. Da ultimo la stagionalità trova un suo perché e quindi ecco nascere una gara strepitosa sulle piste da sci di Pesciüm, dove per sedici chilometri i corridori assaporano pulsazioni cardiache sempre a frequenze altissime, affrontano le piste nere ghiacciate sia in salita che in discesa per poi attraversare pinete innevate e buttarsi a capofitto verso valle. Oppure svegliarsi in primavera, con il tepore del sole, i fiori che sbocciano e la voglia di affrontare la bellissima salita al San Salvatore e godere della vista sul Ceresio che non smette mai di stupire. La passione è quella che ti spinge ad alzarti e ad organizzare eventi che permettano alle persone di scoprire nuovi angoli del nostro bellissimo cantone, di farlo in sicurezza e di portare a casa ricordi indelebili ed emozioni vibranti.

Pesciüm (@aaronrezzonico)
Pesciüm (@aaronrezzonico)