La proposta

Una corsa serale sul Monte Boglia

Si parte subito per acchiappare per la coda almeno un paio di ore di luce, sapendo che il rientro sarà forse al chiaro di luna
Si parte subito per acchiappare per la coda almeno un paio di ore di luce, sapendo che il rientro sarà forse al chiaro di luna
Nicola Pfund
13.11.2020 16:10

Le ammiro da lontano al mattino quando mi sveglio e ogni volta che rientro a casa la sera. Le montagne che fanno da corona alla plaga del luganese sono davvero qualcosa di suggestivo.
Ruotiamo lo sguardo da sinistra verso destra: ecco dapprima le dolci rotondità del Caval Drossa e del Monte Bar, poi le creste spigolose dei Denti della Vecchia e infine quel grande prato sul Monte Boglia...

Non vien voglia di andarci? Io ne avverto la mancanza, soprattutto in certi momenti, quando sento il bisogno di ritrovare il contatto con la natura, di poter muovere lo sguardo liberamente e farlo «respirare» in un’aria più salubre.

Già nei pressi dell’area di svago, dove l’ultimo palo della luce sorveglia una siepe di biancospino, entro in una nuova dimensione

Perché il Ticino ha questo di straordinario: i tanti placidi belvederi a due passi dalla città, dove si respira l’anima della terra e si possono ammirare, spesso, degli splendidi tramonti. Ed io sono fatto così: appena posso vado alla ricerca del bello che abbiamo vicino a noi...
Allora mi capita di giungere a casa la sera, di cambiarmi e partire ad esempio per il Boglia. Questa volta non in bici, ma a piedi. Parto subito per acchiappare per la coda almeno ancora un paio di ore di luce, sapendo che il rientro sarà forse al dolce chiaro di luna. Ma non fa nulla, ho con me una pila che mi rischiarerà il cammino.

Bellezza, fatica, solitudine. Già nei pressi dell’area di svago in zona fiume del villaggio di Brè, dove l’ultimo palo della luce sorveglia una siepe di biancospino, entro in una nuova dimensione. Correndo ritrovo dignità, poesia, senso del vivere. Non ho orologi con me perché ormai sono divenuto uno sportivo romantico, non cerco più la prestazione. Imbocco il sentiero che sale in direzione del «Fontanone» costeggiando la montagna, le pendenze sono abbastanza dolci, la parte veramente impegnativa inizierà all’Alpe Bolla.

È un sentiero che nella vita ho percorso più volte, soprattutto in gioventù. Il tracciato non ha nulla di straordinario, ma mi piace il senso di segretezza che emana. Vecchi muri a secco, staccionate, fontane: il cammino sembra la trama di una storia da ripercorrere al contrario, testimonianza di fatiche passate.
Ed è così fin su in cima al Boglia, dove c’è il grande prato e da cui si gode di uno splendido panorama. Allora val la pena sedersi un attimo, ammirare il bagliore della città in lontananza, ascoltare il silenzio della montagna sotto il manto di stelle.
Scendendo con la pila devo fare attenzione a dove metto i piedi. Tutto è silenzio e oscurità, i raggi di luna cadono obliqui rendendo il sentiero più buio. Queste montagne le conosco molto bene. Qui vivono tanti miei ricordi, qui sento – attorno a me, dietro di me – come un coro di voci... un silenzio di voci che bisbigliano.

Per noi che viviamo in città, che rincorriamo il nostro tempo senza raggiungerlo mai, abbiamo bisogno a volte di riprenderci le nostre vite

In molti mi chiedono perché salire proprio a corsa fin lassù. Perché fare così tanta fatica per nulla. È perché non sanno. Non sanno che per noi che viviamo in città, che rincorriamo il nostro tempo senza raggiungerlo mai, abbiamo bisogno a volte di riprenderci le nostre vite, di trovare una strada che ci riporti al centro di noi stessi.
Non sanno quanto la mancanza di quest’aria, l’assenza di quel coro di voci silenziose, la notte scendendo dal ripido sentiero, ci possano a volte mancare...

Consigli tecnici

La corsa notturna è sicuramente affascinante ma richiede prudenza, soprattutto se si corre su sentieri di montagna. È poi necessario essere dotati di una pila frontale di qualità, con la sicurezza di avere le batterie ben cariche poiché l’oscurità può essere totale.

Dati tecnici

» Partenza: posteggio Brè paese
» Percorso: Brè, zona fiume, Fontanone, Alpe Bolla, Monte Boglia, Sasso Rosso, Fontanone, zona fiume, Brè
» Distanza: 12,9 km
» Dislivello: 750 m