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ChatGPT entra nell'orbita di Microsoft?

Il colosso tech sarebbe pronto a sborsare 10 miliardi di dollari per l'intelligenza artificiale capace di generare testi precisi su qualsiasi tema
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Marcello Pelizzari
10.01.2023 10:55

L’intelligenza artificiale corre veloce. Forse anche troppo, vedendo il successo di ChatGPT (qui il nostro test) e le conseguenze che sta generando. A cominciare dalle preoccupazioni espresse dagli insegnanti negli Stati Uniti. Proprio ChatGPT, capace di scrivere testi precisi su (sembra) qualsiasi argomento, potrebbe finire nelle mani di un colosso tech. Microsoft, per la precisione, pronta a investire qualcosa come 10 miliardi.

OpenAI, la società dietro a ChatGPT, è stata valutata 29 miliardi di dollari. All’acquisizione parteciperebbero, oltre a Microsoft, alcune società di venture capital. Non è chiaro, riferiscono i media statunitensi, se l’accordo sia già stato finalizzato ma secondo documenti inviati ai potenziali investitori nelle ultime settimane la chiusura potrebbe essere avvenuta a fine 2022.

L’accordo, di per sé, appare complicato: Microsoft otterrebbe il 75% dei profitti di OpenAI finché non recupererà l’investimento iniziale. Per arrivare, infine, a una quota del 49% lasciando un altro 49% ad altri investitori e il restante 2% alla stessa OpenAI. Mai come in questo caso, insomma, il condizionale è d’obbligo.

No comment, ma...

Microsoft e OpenAI, riferiscono i media statunitensi, al momento hanno declinato ogni commento. La scorsa settimana, il Wall Street Journal aveva riferito che ChatGPT stava consentendo a dipendenti e primi investitori di vendere le proprie azioni. The Information, invece, a suo tempo aveva spiegato che Microsoft, dopo aver investito un miliardo di dollari nel 2019, era in trattative per aumentare la sua partecipazione in OpenAI.

Giova ricordare che fra i fondatori di OpenAI figura Elon Musk, uscito di scena nel 2018 per potenziali, futuri conflitti di interessi con Tesla e il suo sistema di guida autonoma.

Perché investire?

Perché, fatte le dovute premesse, Microsoft punta forte su OpenAI o, meglio, su ChatGPT? Un’applicazione, fra l’altro, che sta perdendo soldi: ogni volta che qualcuno fa domande al suo chatbot, infatti, l’azienda deve coprire i costi per la potenza di calcolo. Di più, oggi come oggi OpenAI non ha ancora trovato un modo per guadagnare tanto con ChatGPT quanto con Dall-E, lo strumento per la creazione di immagini.

Secondo alcuni analisti, una risposta potrebbe essere legata alla possibilità – da parte di Microsoft – di avvalersi di OpenAI per sviluppare ulteriormente Microsoft Cloud, il concorrente diretto di Amazon. Ma vi sarebbero anche possibili integrazioni con Word e Outlook, due programmi adoperatissimi. Nelle ultime settimane si è parlato pure di una possibile versione del motore di ricerca Bing, potenziata appunto dall’intelligenza artificiale.

L'analisi di ChatGPT

Curiosamente, ma nemmeno troppo, Semafor ha chiesto proprio a ChatGPT di scrivere una storia su Microsoft che potrebbe investire 10 miliardi di dollari in OpenAI. Il risultato, manco a dirlo, è stato sorprendente. Il futuro, ha scritto ad esempio il chatbot, è radioso. E Microsoft, garantendosi un’entratura in OpenAI, si è posizionata una volta di più come azienda all’avanguardia.

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