Relazione

Tempo insieme ai figli, attenzioni ai falsi miti

Secondo uno studio statunitense non è la quantità a fare la differenza, ma la qualità. Spazio a piccole attività condivise
Secondo uno studio statunitense non è la quantità a fare la differenza, ma la qualità. Spazio a piccole attività condivise
Red. Online
30.08.2020 18:00

Il tempo da dedicare ai figli è uno dei temi più delicati all’interno della famiglia. I genitori hanno spesso giornate piene, tra lavoro, gestione della casa e – se rimane spazio – qualche hobby per rilassarsi. Ciò può causare sensi di colpa anche pesanti nei confronti dei propri bambini e preoccupazioni sul loro corretto sviluppo. Eppure, secondo alcune indagini, la quantità di tempo passato con i propri figli conta meno di quanto si pensi in relazione al rendimento scolastico e al benessere emotivo dei bambini.

Lo dimostra uno studio statunitense pubblicato sul «Journal of marriage and family», che ha preso in considerazione 3.500 famiglie, con almeno un figlio tra i 3 e gli 11 anni o un adolescente tra gli 11 e i 14 anni. L’analisi è stata poi effettuata nuovamente dopo cinque anni. L’indagine, in particolare, si è concentrata sulla relazione tra la madre e i figli.

Ebbene, la ricerca ha confrontato la quantità di tempo spesa in famiglia con alcuni parametri, tra cui l’andamento scolastico e la salute psichica. A dispetto di quello che si potrebbe pensare all’inizio, sono i bambini più piccoli a non subire particolari conseguenze in relazione alla minore quantità di tempo passato insieme alla madre.

Gli adolescenti, al contrario, non sono «indenni» dal comportamento dei genitori. Se questi sono poco presenti, infatti, risulta più probabile l’utilizzo di droghe e alcol. Inoltre anche i risultati tra i banchi rischiano di risentirne.

Da questo punto di vista sono invece più rilevanti le condizioni economiche e sociali dei genitori: un reddito più alto è associato a voti migliori in matematica; mentre i figli delle madri maggiormente istruite hanno risultati più incoraggianti per quanto riguarda la lettura.

Un altro «mito» che perdura è che oggi i momenti condivisi scarseggiano rispetto al passato. Ciò non è vero, almeno oltreoceano: negli Stati Uniti, infatti, il tempo dedicato dalle madri verso i bambini è raddoppiato tra il 1975 e il 2010; quello dei padri è addirittura triplicato.

Attenzione poi a non voler per forza recuperare il tempo perduto, con effetti controproducenti sul rapporto. L’importante è la qualità, non la quantità. Tra i consigli dati dagli esperti si suggerisce di intrattenersi con i figli una ventina di minuti dopo il rientro dal lavoro. Promosse le piccole attività da fare insieme, come lavoretti o lettura delle favole. Ovviamente, meglio lasciare da parte lo smartphone, disconnettendosi da lavoro e altri impegni, per concentrarsi così solo sulla famiglia.