Le auto che hanno fatto la storia

Toyota Land Cruiser, un mito inarrestabile

Fu concepito come veicolo per la Riserva nazionale della polizia giapponese nel 1951, ha avuto un successo straordinario e ancora oggi è sulla cresta dell'onda
31.08.2022 11:28

Dai suoi inizi nel 1951 come veicolo per la Riserva nazionale della polizia giapponese e poi attraverso oltre settant’anni di produzione continua, quattordici generazioni di modelli e migliaia di varianti, il Land Cruiser è il veicolo prodotto più a lungo nella storia di Toyota. Durante questo periodo ha venduto oltre dieci milioni di esemplari ed è diventato un oggetto di culto nel settore dei fuoristrada, dimostrandosi costantemente un punto di riferimento per durata, robustezza, resistenza e flessibilità. È considerato un veicolo tra i più affidabili al mondo e ha segnato la base dell'obiettivo di sviluppo di Toyota in termini di qualità, durata e solidità.

Ecco la prima versione del Toyota Land Cruiser: siamo nel 1951.
Ecco la prima versione del Toyota Land Cruiser: siamo nel 1951.

Quando la Corea del Nord invase la Corea del Sud nel giugno 1950 il Giappone era ancora sotto l'occupazione americana. Quando gli Stati Uniti e le Nazioni Unite andarono in aiuto della Corea del Sud, i produttori giapponesi furono incaricati di fornire camion compatti a quattro ruote motrici alle forze armate statunitensi. Toyota ottenne enormi ordini di produzione per tali veicoli poiché era stato uno dei principali fornitori di mezzi pesanti per le forze armate giapponesi negli anni '40. Ma con lo scoppio del conflitto in Corea il popolo giapponese si sentì particolarmente vulnerabile. Si consentì quindi un riarmo limitato, inclusi mille mezzi a quattro ruote motrici simili nelle specifiche alla "Jeep" Willys. Tuttavia, dovevano essere costruiti utilizzando materie prime di provenienza nazionale.

Appena cinque mesi dopo aver ricevuto il via libera per iniziare lo sviluppo, nel gennaio 1951 la Toyota presentò il suo prototipo alla National Police Reserve (NPR). Era un prototipo che utilizzava il telaio dell'autocarro Toyota tipo SB da una tonnellata su cui fu montato il motore a benzina 6 cilindri da 3,4 litri del camion da quattro tonnellate, sospensioni di una vettura Toyota e un rudimentale cassone aperto.

Sfortunatamente, l'NPR preferì la versione Mitsubishi della Willys all'offerta Toyota, ma quest’ultima, imperterrita, ne continuò lo sviluppo avendo intravisto un notevole potenziale e c’era la volontà di trovare clienti in proprio, anche all’estero, soprattutto perché le restrizioni all'esportazione erano state revocate l'anno prima.

I progressi tecnici furono rapidamente applicati alla "Toyota Jeep BJ" (le iniziali si riferiscono al motore della serie B e alla Jeep) e il veicolo fu collaudato affrontando ostacoli che in precedenza si potevano superare solo a cavallo. Il BJ migliorato ebbe molto successo, al punto che Toyota fu chiamata da Mitsubishi come fornitore ufficiale di veicoli per la NPR.

Siamo nel 1963, il Land Cruiser è stato interamente riprogettato.
Siamo nel 1963, il Land Cruiser è stato interamente riprogettato.

Si dovette aspettare però fino all'agosto 1953 per l'inizio della produzione in serie e a quel punto un certo numero di altre agenzie governative e società di vario genere si erano dette interessate al nuovo veicolo. Un momento importante avvenne nel 1954, quando il tradizionale "Toyota Jeep BJ" fu sostituito con la denominazione, destinata a diventare storica, di Land Cruiser: tale cambiamento fu dovuto al fatto che Willys aveva registrato il nome "Jeep". Ciò contribuì a lanciare il veicolo Toyota nei mercati d’esportazione, con il Pakistan che ricevette la prima fornitura nello stesso anno e l'Arabia Saudita nel 1955. L’agosto ’55 vide l'introduzione della seconda generazione (serie 20), con il Land Cruiser che nei quattro anni successivi al debutto del concept originale si era evoluto da macchina militare a veicolo civile.

Il successo nelle prove militari statunitensi nel 1957 spinse Toyota a lanciare il modello in numerosi mercati di esportazione. In molti casi il Land Cruiser è stata la prima Toyota ad arrivare “in terra straniera”. Divenne quindi l'alfiere del colosso nipponico, aprendo la strada alle vetture e al successo delle vendite internazionali che ne seguì. Del resto, dei veicoli di tutte le marche esportati dal Giappone nel 1957 il 38,2% erano Land Cruiser.

Una riprogettazione radicale fu attuata per il Land Cruiser serie 40 (terza generazione) nel 1960, anche se solo un occhio esperto lo distingueva dal suo predecessore. Nel 1965 il 50’000° Land Cruiser uscì dalla linea di produzione, seguito dal 100’000° nel 1968. Quattro anni dopo il totale era di 200’000 esemplari, mentre l'800’000° fu costruito nel 1979 subito dopo un piccolo restyling (la prima modifica da 19 anni).

La presentazione della serie 70 nel 1984 come successore del 40 vide un prodotto che rimase vicino al concetto originale e allo stesso tempo seppe rispondere alle crescenti esigenze del mercato. Per competere con altri modelli del segmento, la Toyota ritenne che la 70 dovesse essere divisa in due sezioni: un robusto “cavallo da lavoro” con sospensioni a balestre da un lato e, dall’altro, una versione più comoda per il trasporto di persone, con molle elicoidali, ideata principalmente per il mercato europeo.

Nel 1984 arriva la serie 70 e con essa si amplia la gamma dei motori a disposizione della clientela.
Nel 1984 arriva la serie 70 e con essa si amplia la gamma dei motori a disposizione della clientela.

Con oltre vent’anni che separavano le serie 40 dalle 70, la nuova gamma Land Cruiser appariva molto moderna. Non condivideva nulla con il modello precedente, ma l’approccio tecnico e stilistico era immediatamente riconoscibile. Nel frattempo, la gamma di motori si ampliò marcatamente, avendo in comune la stessa gamma di 4 e 6 cilindri benzina e 6 cilindri diesel della 60 Station Wagon; nel tempo si aggiunsero diesel a cinque cilindri in linea, benzina V6 e un potente diesel a iniezione diretta V8 turbo.

Il modello Light Duty della serie 70 fu sostituito nel 1996 dalla serie 90. Tuttavia, il modello 70 Heavy Duty continuò la sua “rotta” e fu rielaborato tangibilmente solo nel 2007, 23 anni dopo il lancio. Il frontale venne rinnovato con una nuova disposizione dei fari e il cruscotto meritò un design più ergonomico. Due anni dopo proprio il cruscotto fu nuovamente ridisegnato per ospitare due airbag, che hanno migliorato la sicurezza dei passeggeri ma hanno anche rimosso l'ultima traccia di superficie metallica visibile dall'interno dopo 58 anni di storia del Land Cruiser.

Gli appassionati di fuoristrada furono impressionati dalla nuova serie 90, dove l'assale anteriore rigido fu sostituito da un avantreno a ruote indipendenti. Inoltre, lo sterzo era a cremagliera, la configurazione preferita per l'uso stradale, mentre la stragrande maggioranza delle versioni adottava la trazione integrale permanente.

La gamma di motori a benzina e diesel era principalmente incentrata su unità 4 cilindri da 2,7 litri a 3,0 litri, mentre un inedito propulsore a benzina V6 da 3,4 litri era l'opzione più potente, per quanto al vertice della gamma ci fosse il 3,0 litri 16 valvole turbo e intercooler D-4D, il primo diesel common-rail di Toyota.

Nonostante la sua durata di vita relativamente breve di sette anni, la serie 90 fu un successo clamoroso ed eclissò facilmente il suo predecessore vantando vendite per il 13% dei quattro milioni di produzione totale di Land Cruiser quando fu sostituita nel 2002.

Nel 2006, l'abitacolo è già molto moderno.
Nel 2006, l'abitacolo è già molto moderno.

Per l’occasione e la prima volta nella sua storia, l'aspetto esterno del Land Cruiser fu disegnato fuori dal Giappone, nel centro di progettazione ED2 di Toyota nel sud della Francia. La nuova estetica era aerodinamica e, in particolare, i fari allungati inizialmente scioccarono i tradizionalisti ma in realtà mostravano una forma piacevole ed erano affiancati da altri spunti stilistici tipici dei fuoristrada.

Su mercati selezionati, la gamma 2018 fu ulteriormente ampliata con l'introduzione di una variante commerciale, in cui si eliminarono i sedili posteriori e i finestrini posteriori trasparenti per creare un generoso spazio di carico.

Il resto è storia d’oggi, con l’arrivo nel 2021 – in concomitanza con i settant’anni del modello – dell’ultima generazione del Toyota Land Cruiser. L’incrociatore terrestre continua instancabile la sua rotta confermandosi ancora un prodotto leader nel suo settore.

La versione 2021 di un mezzo longevo e molto apprezzato, sempre attuale.
La versione 2021 di un mezzo longevo e molto apprezzato, sempre attuale.

Toyota Land Cruiser FJ 40 hard-top (1980)

Cilindrata: 4’228 cc       
Potenza e coppia: 120 CV, 275 Nm
Accelerazione: n.d.
Velocità massima: 135 km/h
Consumo medio: 14,0 l/100 km
Peso a vuoto: 1'760 kg

Dati da: Tutte le Auto del Mondo (TAM), Quattroruote, 1982