L'intervista

Tutti possono partecipare al censimento delle farfalle

Clarissa Puccioni, responsabile del progetto Global Butterfly Census Program, racconta i mille significati di un battito d'ali
Un esemplare di Cyaniris semiargus. (© Eliana)
Martina Ravioli
11.04.2022 15:39

Che quest'anno di inverno a sud delle Alpi se ne sia visto poco o nulla è un dato di fatto, ma la vera bella stagione, la «primavera», è ora che sta facendo capolino nell'emisfero boreale e con essa torna la voglia di stare all'aria aperta. Quale occasione migliore, dunque, che approfittare di gite ed escursioni per godere di incontri ravvicinati, imparare qualcosa in più e contribuire ad un progetto globale? Firend of the Earth ha lanciato a gennaio 2021 il Global Butterfly Census Program, un bell'esempio di ricerca svolta tramite il contributo di tutti gli appassionati. Per farci spiegare meglio di cosa si tratta, abbiamo contattato la responsabile del progetto Clarissa Puccioni, una naturalista che divide la sua vita tra Italia e Madagascar, farfalle e lemuri.

Clarissa Puccioni, responsabile del progetto Global Butterfly Census Program.
Clarissa Puccioni, responsabile del progetto Global Butterfly Census Program.

Clarissa, come e perché è nato il Global Butterfly Census Program?
«Si tratta di un progetto lanciato a gennaio 2021 da Friend of the Earth, una certificazione della World Sustainability Organization. È un perfetto esempio di 'citizen science', cioè una ricerca a cui possono partecipare tutti i cittadini. Lo scopo è raccogliere quanti più dati possibili sulla presenza, nel mondo, delle varie specie di farfalle e di falene».

Tutti possono partecipare, dunque?
«Esatto: l'apporto di ciascuno è fondamentale e ci aiuta a capire dove sono diffuse determinate specie di farfalle e dove, purtroppo non ci sono più. Grazie alle segnalazioni, inoltre, possiamo capire come cambiano gli areali e studiare gli spostamenti delle popolazioni. Ad esempio, a causa dei cambiamenti climatici, molte specie cercano posti più freschi, oppure, all'incontrario, troviamo farfalle termofile anche dove fino a pochi anni fa risultavano assenti. Per partecipare è sufficiente inviare tramite WhatsApp la fotografia della farfalla o della falena che si è avvistata, insieme all'indicazione precisa del luogo dello scatto, alla data e se possibile al nome del fotografo al numero +39 351 252 25 20. Noi ci occupiamo di identificare il genere e, quando possibile, la specie, così da arricchire la mappa interattiva presente sul sito web».

Quante fotografie avete ricevuto ad oggi?
«Siamo a più di 1.500 immagini da 33 paesi per un totale di 630 specie identificate di farfalle e falene. Dalla Svizzera abbiamo ricevuto foto per un totale di 11 specie di farfalle, di cui 5 dal Ticino, e una specie di falena».

Quali sono i rischi maggiori per la sopravvivenza dei lepidotteri?
«Sicuramente la rottura degli equilibri. Mi spiego meglio. Il cambiamento climatico, ad esempio, rompe un equilibrio preesistente e modifica gli habitat. Stessa cosa l'abbandono delle aree agricole e il sopravvento del bosco sugli antichi pascoli, habitat ideale per le farfalle. Questi cambiamenti avvengono in tempi molto brevi e ai lepidotteri non resta altro da fare che adattarsi, ma spesso non riescono a farlo alla velocità necessaria e possono andare incontro all'estinzione. In Svizzera il 35% delle specie è minacciato. Per questo motivo si sostiene che tali animali siano degli ottimi indicatori, proprio perché risentono di cambiamenti anche minimi dell'ecosistema e fungono da campanello d'allarme per segnalare che qualcosa non va».

Come vedi il futuro delle farfalle e del progetto?
«Global Butterfly Census Program continuerà a raccogliere dati con l'obiettivo di interfacciarsi con altri enti ed associazioni per dare vita a comuni progetti di tutela ambientale. Si tratta di un percorso tutto in divenire. Il futuro delle farfalle è in bilico: una vera e propria corsa contro il tempo. Da una parte noto un'accresciuta sensibilità ambientale e la volontà di essere sempre più sostenibili, ma è necessario agire rapidamente con azioni concrete per riuscire ad ottenere i risultati sperati».

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