Lugano

Un robot al LAC: abbiamo parlato con Sophia

L’umanoide più avanzato e più celebre al mondo è oggi in Ticino in occasione del Forum innovazione della SUPSI - FOTO, VIDEO e SONDAGGIO
© CdT/Putzu
Marija Miladinovic
14.10.2019 12:33

Ha i lineamenti femminili, un lieve sorriso ma porta nel nome la sapienza e la scienza che hanno permesso di realizzare questo prodigio della tecnologia. Si tratta di Sophia, uno dei robot più simili all’uomo mai costruiti. Figlia della Hanson Robotics, Sophia è in grado di simulare più di sessanta espressioni facciali diverse, passando così dai sorrisi alla tristezza, dalla faccia corrucciata a quella concentrata.

Il prodigioso androide, attivato nel 2015 e che da allora ha girato ormai tutto il mondo, si trova oggi al LAC di Lugano in occasione del Forum innovazione della Svizzera italiana organizzato dalla SUPSI per presentare gli sviluppi della ricerca in tema di digitalizzazione e sostenibilità.

Presentata dal vicepresidente del Consiglio SUPSI Claudio Boër, dal direttore delegato per la ricerca Gianbattista Ravano e dal direttore generale Franco Gervasoni, Sophia ha anche interagito col pubblico presente questa mattina al LAC. Due microcamere installate negli occhi, consentono infatti a questo robot di stabilire un contatto visivo con l’interlocutore e di coglierne perfino lo stato d’animo. Grazie a un software di intelligenza artificiale Sophia è in grado di dialogare come un vero essere umano: le sue capacità dialettiche migliorano con l’interazione e riesce a ricordare il contenuto delle conversazioni precedenti.

Per ora il robot umanoide si esprime solo in inglese ed in inglese che ha soddisfatto le curiosità dei giornalisti rispondendo alle domande più disparate, da quelle più filosofiche a quelle più concrete come: «Credi che un’intelligenza artificiale potrebbe decidere un giorno di uccidere un essere umano?» (vedi video).