Un terrarium fai da tein poche mosse

Sempre più diffusa negli ultimi anni, un'idea di grande tendenza per dare un tocco "green" alla propria casa o all'ufficio è il terrarium, un mini giardino coltivato all'interno di un contenitore di vetro. La sua particolarità è il fatto di essere un piccolo ecosistema vegetale capace di rigenerarsi e di vivere a lungo e in completa autonomia. È quindi un'idea fai da te alla portata di tutti, anche dei più piccoli o di chi non pensa di avere il pollice verde.
Realizzarlo è davvero facile: l'importante è scegliere con attenzione il contenitore e le piante che si desiderano utilizzare. Per quanto riguarda queste ultime, si raccomanda di optare per varietà di piccole dimensioni, che abbiano radici corte e che necessitino di poche cure. In questo senso, sono consigliate specie come Cruyptanthus bromelioides, Fittonia, Aechemea fulgens o Pellea rotundifolia, che crescono con facilità e amano l'umidità. In quanto al contenitore, la scelta è ampia: bocce per pesci, vecchi acquari, vasi, lanterne o bottiglie a bocca larga. L'unica cosa da tenere presente è che un terrario chiuso richiede poche annaffiature (circa tre volte all’anno), mentre se è aperto ha bisogno cure più frequenti.
Scelte queste prime cose, si può procedere con il procurarsi il resto del materiale, e cioè terriccio leggero e drenante, sassolini, carbone vegetale (la comune carbonella), argilla espansa e un po' di muschio.
A questo punto, si può iniziare. Come prima cosa va pulito e sterilizzato il contenitore in vetro. Una volta asciugato bene, occorre sistemare sul fondo uno strato di argilla espansa e sovrapporgli un po’ di carbone sbriciolato. L’argilla assicurerà il corretto drenaggio dell’acqua, il carbone invece assorbirà l’umidità in eccesso. Si aggiunge poi il terriccio, dosandolo in modo che le piante abbiano abbastanza terra per far attecchire le radici ma anche spazio a sufficienza per crescere senza toccare le pareti. Poi va scavata una buca per ciascuna piantina e, una volta inserita (eventualmente aiutandosi con pinze), si compatta leggermente il terreno attorno alle sue radici. Si sistema infine del muschio su tutta la superficie e si nebulizza un po' d'acqua. Prima di chiudere il contenitore si possono aggiungere alla composizione sassi e altri elementi decorativi.
Finita la preparazione, non resta che trovare la posizione giusta per il proprio terrarium. Occorre ricordare che vuole luce indiretta, lontano da fonti di calore e dai raggi del sole. Nel giro di qualche settimana le piante avranno dato il via ad una serie di relazioni con l’ambiente interno alla bottiglia e il sistema sarà autosufficiente. Se il contenitore è chiuso, una volta al mese ci si deve ricordare di aprirlo per qualche ora e di far manutenzione rimuovendo muffa e foglie avvizzite.