Una miniserie su Moana Pozzi

Sotto i riflettori, al centro dell?attenzione, «paparazzati» come dice ridendo Alessandra Zingales per descrivere lo scalpore che sta suscitando la Polivideo, società di produzione locarnese, che in coproduzione con Sky Cinema, sta portando in porto il progetto Moana, una miniserie in due episodi su Moana Pozzi la prima, forse l?unica pornostar italiana, interpretata da Violante Placido. Il set, protetto da un discreto servizio di sicurezza, è situato in un elegante palazzo di Roma, dove viene ricostruita la casa sulla Via Cassia sede di «Diva Futura» e l?appartamento di Moana, a metà tra un sogno hollywoodiano ed una cappella privata, tanti erano i quadri di soggetto religioso e gli altarini, testimoni del misticismo di questo controverso personaggio. Ma cosa ha spinto la Polivideo ad affrontare la rappresentazione di un?icona quasi pop come Moana Pozzi? «Sono stata io a pensarci – ammette Alessandra Zingales – perché cercavamo un progetto diverso, che ci permettesse anche di entrare in un mercato straniero e mi è venuta in mente Moana Pozzi, perché come donna sono affascinata da questo personaggio che faceva la pornostar, però poteva andare in televisione e farsi intervistare da Pippo Baudo con una eleganza e una lucidità invidiabili. Era come se l?ambiente del porno le scivolasse addosso come niente fosse, lei era anche qualcos?altro. E questo suo modo di essere lasciava tutti ammirati, soprattutto le donne». Moana, oltre a due puntate di ottanta minuti probabilmente sarà anche un film, dice Alessandra Zingales: «Stiamo pensando a un?uscita cinematografica in Svizzera, dopo la messa in onda della fiction su Sky, nella primavera 2010. Magari con una riedizione con qualche immagine più cinematografica e delle sequenze più sexy».