La verticale

Vent'anni di Testamatta, un vino che è opera d'arte

L'assaggio di una quindicina di annate prestigiose guidato dal produttore Bibi Graetz
Bibi Graetz, il famosissimo produttore del Testamatta, una delle massime espressioni del vino Sangiovese proveniente dai vigneti toscani
Tarcisio Bullo
Tarcisio Bullo
14.04.2022 12:30

Evento unico e straordinario presso Arvi a Melano, uno dei principali commercianti di vini pregiati e rari, le cui cantine custodiscono uno sbalorditivo stock di vini fra i più ricercati. Si celebrano i 20 anni di Testamatta con una verticale commentata da Firenze dal produttore in persona, Bibi Graetz, e con giornalisti e importanti collezionisti di vino collegati in streaming da 11 città, da Lisbona a Oslo, passando per Vienna, Zurigo, Bordeaux, Londra, Shanghai, Singapore, Tel Aviv, Seoul e Dubai. 
“La verticale più ampia mai fatta nella storia della mia azienda e la facciamo in occasione del ventesimo anniversario del vino che la rappresenta da sempre” afferma il produttore.


Bibi Graetz si è rivelato una volta ancora per quello che è: non solo un grande produttore di vini, ma un personaggio eclettico, caldo, esuberante, grande comunicatore, amante del bello. E non potrebbe essere altrimenti considerato il suo percorso, lui che non arriva ai vini per discendenza o tradizione, ma perché essendo nato e cresciuto a Firenze, per la precisione a Fiesole, non poteva che finire per incontrare il vino e i vitigni della Toscana, e siccome è figlio di artisti e lui stesso lo è (si è diplomato all’Accademia d’Arte di Firenze), dal suo incontro con la vite ecco nascere dei vini che sono semplicemente arte. Perché il vino non è soltanto legato all’agricoltura, racconta Bibi Graetz, “è estetica, profumi, sapori e colori, ci offre la possibilità di esprimere dei concetti, e dunque è creatività, comunicativa. Il vino è storia, è civiltà. E allora cos’è, se non arte?”.

Bibi Graetz ha iniziato a produrre vino sul finire degli anni ‘90 ed è diventato uno dei produttori più ispirati della Toscana. Essendo artista, disegna lui stesso le etichette dei suoi vini reputati tra i migliori al mondo

Bibi Graetz ha iniziato a produrre vino sul finire degli anni ‘90 ed è diventato uno dei produttori più ispirati della Toscana. Le etichette dei suoi vini sono ideate da lui stesso. Accompagnato da un amico enologo, chiarisce subito di voler produrre il vino “più bello” al mondo. Il vino della sua prima vendemmia finì immediatamente tra le guide dei migliori vini d’Italia. Il secondo anno si presenta ad un concorso a Bordeaux e il suo vino Testamatta viene definito il “miglior rosso del mondo”. Bingo! Da quel momento, Graetz diventa una leggenda.

Il vigneto di Vincigliata nei pressi di Fiesole: da qui è partito tutto
Il vigneto di Vincigliata nei pressi di Fiesole: da qui è partito tutto

Trascorre giorni e notti a prendersi cura del vigneto e il risultato è sorprendente. Il suo vino è elegante, corposo e con una freschezza impressionante, proprio come la sua personalità unica. I vigneti intorno alla sua casa, piantati 50 anni prima tra gli ulivi, donano al vino aromi incredibili. Bibi Graetz ha trovato nel mondo del vino un nuovo modo per esprimere la sua anima artistica. Come un pittore che sceglie i colori per la sua tela, Bibi sceglie i suoi vigneti. Vitigni toscani autoctoni (soprattutto Sangiovese, ma anche Colorino e Canaiolo, con una piccola quantità di Malvasia Nera e Moscato Nero), vecchie vigne e altezze elevate dei vigneti sono le caratteristiche preziose per fare i suoi vini.
In cantina, il vino sgorga come un'opera d'arte, libero. La fermentazione avviene in barriques aperte, nessun inoculo di lieviti selezionati e l'uso di vecchie barriques permettono al vino e al terroir di esprimere naturalmente i loro sapori e aromi.

Se la seconda annata di Testamatta, quella del 2001, è stata premiata al Vinexpo di Bordeaux come "Miglior vino del mondo", il Testamatta 2006 ha definitivamente consacrato Bibi Graetz come uno dei produttori mondiali di vini pregiati con il premio "wine of the year" assegnatogli da Wine Spectator. Durante i primi anni del suo lavoro, Graetz cerca soprattutto potenza e intensità nei suoi vini: "Il sole che entra nella terra e poi nel bicchiere". Dal 2005 il Testamatta viene prodotto unicamente con uve Sangiovese, mentre in precedenza era assemblato con piccole quantità di Colorino e Canaiolo.

Poi arriva il 2009, un'annata debole, umida, inaspettata, ma il vino prodotto era incredibile: fine ed elegante. Il 2009 sarà una pietra miliare nella vita di Bibi, un punto di rottura tra due fasi della sua "arte". Da allora, Bibi e il suo vino sono guidati dalla ricerca di quell'eleganza. Se il primo periodo può essere considerato “toscano”, il secondo si ispira alla cultura del vino bordolese e i vini prodotti nel secondo decennio risultano più trasparenti, armoniosi, con un forte carattere. Le annate 2018 e 2019 sono un  esempio perfetto di questa nuova prospettiva, con vini che alla potenza espressiva abbinano un’eleganza straordinaria, sono rotondi, vellutati e sia al naso sia in bocca trasmettono un tripudio di profumi e aromi fruttati.
Testamatta 2018 ottiene 100 punti dalla guida Decanter e fantastici punteggi in tutto il mondo. L'annata 2019 per il produttore stesso raggiunge l'eleganza e la finezza a cui ha sempre aspirato, è la massima espressione della sua idea di Sangiovese. A settembre 2021, Testamatta e Colore 2019 (Colore è un altro vino prodotto da Graetz) arrivano sul mercato attraverso la Place de Bordeaux, il sistema commerciale più esclusivo del mondo, dove si vendono solo i migliori vini dei migliori produttori. Qui i più importanti commercianti di vini pregiati scelgono le loro gemme preziose e le distribuiscono in tutto il mondo tra i collezionisti e gli amanti del vino. Nel 2021, Bibi Graetz ha rilasciato i suoi vini a Bordeaux per il quarto anno e l'intera allocazione è stata venduta in sole quattro ore!