L’evento

Buongiorno futuro! Pronti per Dubai 2020

Manca meno di un anno all’avvio dell’Esposizione Universale negli Emirati Arabi, dove la fantascienza sarà realtà tra meraviglie in 3D, effetti speciali e tanta, tantissima tecnologia
Prisca Dindo
12.12.2019 08:30

Un treno che viaggia con la velocità di un aereo, meraviglie in 3D, ambienti immersivi. Sarà un’edizione destinata a segnare la storia l’Esposizione Universale che aprirà i battenti nella città degli Emirati Arabi il prossimo 20 ottobre.

Tra poco meno di un anno Dubai Expo 2020 prenderà il via e per sei mesi la fantascienza sarà realtà. Basta dare un’occhiata al video promozionale della manifestazione (vedi sito web expo2020dubai.com) per capire che la prima esposizione universale del Medio Oriente sarà uno spettacolo destinato a segnare una svolta. A partire dalla cupola di Al Wasl—cuore pulsante di Dubai Expo 2020—che si trasformerà in un gigantesco schermo immersivo a 360 gradi. Oppure l’Hyperloop, il treno veloce come un aereo che, test di sicurezza permettendo, collegherà Dubai ad Abu Dhabi (distanti 157 km) in soli 12 minuti, raggiungendo la velocità inimmaginabile di 1.200 km/h.

Più di 190 le Nazioni presenti e 25 milioni i visitatori attesi, 70% dei quali provenienti da paesi esteri. Il tema della manifestazione sarà «Collegare le menti, creare il futuro» e l’obiettivo è preciso: raccogliere le migliori idee per costruire un mondo sostenibile e condivisibile. Da subito. Infatti, l’80% delle strutture e degli edifici realizzati per l’esposizione universale rivivrà in District 2020, una nuova città modello silicon Valley. «Elemento indispensabile per conseguire l’obiettivo di lasciare un’eredità significativa e duratura da parte di Expo 2020—si legge sul sito ufficiale dell’esposizione—Discrict 2020 sarà un centro globale connesso per la generazione futura di innovatori, pensatori originali e pionieri».

Dalla cupola di Al Wasl si spiegheranno, come tre grandi petali, le aree tematiche della manifestazione: opportunità (a vantaggio del futuro dei popoli), sostenibilità (per un progresso che non comprometta le prossime generazioni) e mobilità(per creare nuove e più efficienti connessioni fisiche o virtuali).

L’esposizione universale, di scena dal 20 ottobre al 10 aprile 2021, è anche occasione per conoscere più da vicino gli Emirati Arabi. Partendo proprio da Dubai.

Dubai

Dubai è la Disneyland del lusso, una città verticale sbocciata dal deserto dove si cammina con il naso all’insù. Da vedere assolutamente il Burj al Arab, il famoso hotel a 7 stelle simbolo della città a forma di vela; il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo con i suoi 828 metri; la Dubai Fountain, con i suoi spruzzi d’acqua musicati ed illuminati; l’Atlantis The Palm, resort che sorge sulle isole artificiali a forma di palma.

Nello storico quartiere di Bur Dubai si trova l’anima più mediorientale della città: dallo scintillante suk dell’oro a quello delle spezie fino al coloratissimo suk dei tessuti.

Tra i molti contrasti di questa città, c’è pure la neve nel deserto. Un ambiente montano con piste da sci lungo le quali si può sciare o slittare. Si trova all’interno dello Ski Dubai del Mall of the Emirates, il centro commerciale più grande del mondo.

Abu Dhabi

Famosa per le sue architetture avveniristiche, Abu Dhabi è la capitale degli Emirati Arabi Uniti. È una delle città più ricche del pianeta grazie all’enorme ricchezza del suo sottosuolo. Negli ultimi anni è divenuta la mecca dell’arte mondiale. Qui, sull’isola Sa’diyyat, si trova il Louvre Abu Dhabi—il primo museo universale del mondo arabo ideato dall’archistar francese Jean Nouvel—che, in due anni, ha già attirato due milioni di visitatori.

Occasione unica per le aziende ticinesi

Valentina Rossi, responsabile Servizio Export della Camera di Commercio
Valentina Rossi, responsabile Servizio Export della Camera di Commercio

«La Confederazione sarà all’Expo 2020 con il Padiglione svizzero dove i visitatori potranno ammirare i panorami e conoscere le tradizioni elvetiche, ma anche scoprire l’innovazione tipicamente svizzera apprezzata in tutto il mondo», spiega Valentina Rossi, responsabile Servizio Export della Camera di Commercio.

E il Ticino che ruolo giocherà?

«Ci sarà uno spazio dedicato alle aziende. Chi è interessato potrà partecipare presentando la propria attività. Non dimentichiamo, poi, che l’ambasciatore di Svizzera per gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein è il ticinese Massimo Baggi, che già nel 2015 aveva seguito l’Expo Milano».

Che rapporti ci sono tra gli imprenditori ticinesi e gli Emirati Arabi?

«Sono molto stretti, stiamo parlando del partner commerciale più importante per le imprese elvetiche nella regione Medio Oriente e Nord Africa: nel 2018 le esportazioni hanno raggiunto i 4,8 miliardi di franchi (al primo posto gli orologi, seguiti da macchinari e prodotti farmaceutici), mentre le importazioni hanno superato i 10 miliardi di franchi».

L’Expo di Milano, nel 2015, è stata una buona esperienza?

«Certamente! Malgrado le polemiche che volevano escludere il Ticino da Expo Milano, il nostro Cantone - grazie alla cordata di privati e alle associazioni economiche - ha potuto presentare la propria realtà, a volte poco conosciuta anche dagli stessi ticinesi, fatta di eccellenze apprezzate a livello internazionale. La nostra forza e la qualità dei prodotti ci posiziona ai primi».

Fungerete da ponte per gli imprenditori ticinesi?

«Come anche per l’Expo Astana 2017, la Camera di commercio ticinese organizzerà una missione economica a Dubai per visitare la fiera internazionale».