La destinazione

Itineriari imperdibili nella Puglia autunnale

In autunno il Corriere del Ticino vi porta alla scoperta delle terre di Federico II. Bari, Bitonto, Altamura, Trani, Molfetta, cinque giorni inseguendo le testimonianze architettoniche del sovrano illuminato
Il Castel del Monte, la particolare fortezza del XIII secolo fatto costruire dall’imperatore del sacro Romano Impero
Prisca Dindo
27.02.2020 06:17

Le statistiche parlano chiaro: la Puglia è la terza regione d’Italia preferita dai turisti, soprattutto se si tratta di buone forchette Incastonata tra due splendidi mari, l’Adriatico e lo Ionio, la Puglia incanta i suoi visitatori. Bari e il suo porto, Lecce e la sua architettura barocca, Alberobello e la Valle d’Itria con i caratteristici trulli, gli edifici di pietra dal tipico tetto conico. E poi la cucina di questa splendida regione, unica nel suo genere.

L’itinerario imperiale
La Puglia offre innumerevoli itinerari. Tuttavia ce n’è uno che figura tra i più suggestivi: l’itinerario imperiale. Quando nel 1221 arrivò per la prima volta in Puglia, Federico II rimase incantato da questo territorio ricco di vegetazione e di antiche testimonianze.
Insieme ai viaggi del Corriere del Ticino andremo a scoprire dal 3 al 7 ottobre 2020 questa formidabile regione, grazie al programma elaborato ad hoc dall’agenzia Dreams Travel di Biasca. Bari, Bitonto, Altamura, Trani, Molfetta. La bellezza dei luoghi tanto amati da Federico II di Svevia, re di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero, è ammaliante. Egli fu uomo politico, ma anche guerriero, filosofo, letterato ed architetto. Sono davvero molti i luoghi pugliesi che portano la sua impronta. Era un sovrano illuminato e il suo sorprendente sistema di fortezze testimonia tutt’oggi il suo genio.

I Gioielli di Federico II
Federico II di Svevia regalò alla Puglia monumenti di inestimabile valore. A partire dall’imponente e suggestivo Castel del Monte, entrato nella lista Unesco dei patrimoni mondiali. Fatto erigere nel XIII secolo, il castello svetta sulle Murge occidentali con la sua particolare e massiccia struttura ottagonale.
Il nucleo originario del castello che domina la città di Bari risale invece all’epoca normanno-sveva. Danneggiato nel 1156, nel 1233 Federico II lo restaurò dandogli l’aspetto di una residenza. Pure il Castello di Monte Sant’Angelo venne trasformato dall’imperatore in residenza. Qui soggiornò per alcuni anni insieme all’amante Bianca Lancia, e dove nacquero due figli. Sempre con Bianca Lancia, Federico visse anche nel castello di Gioia del Colle, che oltre a scopi difensivi come ricorda il sito ufficiale dell’agenzia nazionale del turismo d’Italia, fu in parte trasformato in dimora regale.

I Claustri di Altamura
Discorso a parte per Altamura, cittadina che conobbe nuova vita grazie all’imperatore. Quando vi giunse, Federico II la trovò disabitata. Per devozione verso la Madonna dell’Assunta, fece costruire una grande cattedrale, una delle quattro basiliche imperiali di Puglia, e la dichiarò - come si legge sul sito ufficiale di Altamura - città libera, dipendente soltanto dal re. A quel punto greci, arabi ed ebrei, andarono ad abitare nei quartieri dell’antico borgo medievale, che erano composti da stradicciole e da claustri, le tipiche piazzette chiuse. Noi ci faremo guidare nel claustro della Giudecca, il cui nome deriva dalla presenza della comunità ebraica e nel claustro dei Mori, che rievoca la presenza dei saraceni.

La cucina pugliese
La cucina pugliese è basata spesso su piatti unici. Prelibatezze che ad ottobre non mancheremo di assaggiare. Per tutte le informazioni, consultate il sito viaggi.cdt.ch.

Quattro gusti tutti da provare

Il pane d’altamura

Il pane di Altamura è un particolare prodotto di panetteria tipico di Altamura, in provincia di Bari. Le sue origini sono molto antiche. Oggi la sua produzione, dal tipo di grano fino alla cottura, viene controllata da un gruppo di esperti.

Le orecchiette

Il nome di questa pasta è dovuto alla forma. Un dischetto concavo che ricorda un piccolo orecchio. Le «recchietedde» sono tra i più diffusi piatti tipici pugliesi.

La ricetta classica vuole che si sposino nel piatto con le cime di rapa.

L’olio d’oliva

L’olio extravergine di oliva pugliese è tra i migliori da mettere sulla tavola, sia per il suo gusto sia per le sue qualità nutritive. Ben cinque oli extravergini pugliesi possono fregiarsi del marchio DOP. Viene considerato l’oro della Puglia.

Il capocollo

Il capocollo di Martina Franca è un insaccato tradizionale ricavato dalla fascia muscolare del maiale collocata tra il capo e la zona vertebrale. Oltre a Martina Franca, il capocollo viene prodotto anche nei paesi vicini.