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«Al Locarno Film Festival la Davos della sanità»

Al Pardo i massimi esperti della sanità ticinese si sono confrontati per parlare delle principali sfide, tra premi di cassa malati e sostenibilità - VIDEO
Mattia Sacchi
08.08.2022 06:00

Dal Dottor Zivago a Patch Adams, passando per il dr. Hannibal Lecter... Sono molti i medici e le loro peripezie passati sul grande schermo. Ma il Locarno Film Festival si è spinto oltre: l'Aula Magna della Magistrale ha infatti ospitato sabato pomeriggio il primo Simposio di Locarno sulla sanità sostenibile.

Organizzato da Swiss Medical Network, all'evento hanno partecipato alcuni dei massimi esperti del mondo sanitario elvetico. In tutte le sue declinazioni: dalle casse malati, con la CEO di CSS Philomena Colatrella, ai rappresentanti delle strutture ospedaliere come il CEO di Swiss Medical Network Dino Cauzza, la presidente del CdA dell'Ospedale di Friburgo Annamaria Mueller e il suo omologo per l'EOC Paolo Sanvido. Presenti anche le istituzioni, in particolare con il direttore del DSS Raffaele De Rosa e il suo collega Bernese Pierre Alain Schnegg, oltre al presidente dell'Ordine dei Medici ticinese Franco Denti.

Molte le tavole rotonde proposte in questa «première», per rimanere in termini cinematrografici, locarnese, nella quale si sono affrontati i temi più sensibili in questo periodo storico: su tutti il costante aumento dei premi di cassa malati, dovuto sia dalla pandemia che dall'aumento demografico. «Sfide che passeranno inevitabilmente dalla prevenzione e dalla qualità delle cure – spiega De Rosa –. Come Cantone stiamo intervenendo in questo senso, ma sarà fondamentale fare rete con tutti gli attori della sanità. Però è anche importante ribadire come la Svizzera sia un paese all'avanguardia nelle cure mediche».

«Questo è un giorno importante per il Festival – commenta soddisfatto Marco Solari – che, proseguendo nella sua identità democratica e illuminista, si afferma ancora di più come 'micro Davos'. Non possiamo pensare che il nostro ruolo si limiti alla proiezione di film, per quanto coraggiosi e innovativi, ma dobbiamo essere un vettore per dialogare sui temi della nostra attualità. Lo avevamo già fatto con la politica e l'economia: adesso lo facciamo con la sanità e questo è solo il primo passo di un lungo percorso che faremo insieme e che ci riempie di orgoglio».

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