Dal piatto al dizionario: pizza, storia della parola italiana più usata nel mondo

Di fronte a un Paese che una volta era popolato da santi, poeti e navigatori e adesso sembra essere abitato quasi esclusivamente da cuochi televisivi e assaggiatori gourmet, non può apparire strano il fatto che la gastronomia sia diventata il terreno fertile dell'espansione lessicografica. Gorgonzola, panettone, pesto, mozzarella, risotto, tiramisù sono ormai parole che, anche per un germanico, fanno parte del linguaggio comune, quotidiano. Per non parlare di spaghetti. E, ovviamente, di pizza. Un alimento simbolo, che l'Unesco nel 2017 ha addirittura inserito nel suo patrimonio immateriale. Oltre a essere, in assoluto, una delle cose più buone da mangiare, pizza è anche, probabilmente, la parola italiana universalmente più nota e utilizzata.
Che pizza! è diventata un'espressione di uso comune. E, non a caso, pure il titolo del libro che Paolo D'Achille ha pubblicato nel 2017 con Il Mulino proprio per raccontare, in forma sintetica ma divertente, i tanti travagli semantici di un lemma ormai masticato e digerito a ogni latitudine. A questo libro Dario Campione dedica la puntata odierna di CentoParole, il podcast letterario del Corriere del Ticino.