CentoParole

Un rapper e i suoi fantasmi: la biografia di Fedez tra ricordi, accuse e confessioni

In questa puntata del podcast letterario, vi racconto il libro di Fedez «L'acqua è più profonda di come sembra da sopra», pubblicato da Mondadori
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Dario Campione
08.11.2025 06:00

«Questo libro non è un atto di vanità, non è difesa, non è strategia. È solo una c***o di radiografia dell'anima. E fa male. Non sono un esempio. Non sono un eroe. Non sono neanche un uomo buono. Sono uno che ha perso il controllo e che ha dovuto imparare a camminare sulle macerie. E prima di ricostruire ha dovuto distruggere tutto. Radere al suolo. Mettere le mani nella m**da e dire: ok, vediamo se c'è ancora qualcosa di vivo qui sotto». È quanto scrive Fedez nella sua autobiografia.

Compilare la propria autobiografia quando si è troppo giovani conduce, inevitabilmente, a pensarsi necessari, indispensabili, essenziali. E finisce per produrre risultati talvolta imbarazzanti. E grotteschi. L'autobiografia di Fedez - Federico Leonardo Lucia - non sfugge a questa semplice regola. Anche se, va detto, molte pagine del libro sono comunque interessanti. Una lunga seduta di autoanalisi, in cui però non mancano sprazzi di lucidità e riflessioni (più o meno) sincere.

In questa puntata di CentoParole, il podcast letterario del Corriere del Ticino, vi racconto il libro di Fedez, L'acqua è più profonda di come sembra da sopra, pubblicato da Mondadori. 

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