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Vite, morte e misteri di Ettore Majorana

Dario Campione ci racconta «L’atomo inquieto» di Mimmo Gangemi, la vita immaginaria del fisico siciliano scomparso misteriosamente 85 anni fa, nella notte tra il 27 e il 28 marzo 1938
Red. Online
01.04.2023 06:00

Una delle principali funzioni del racconto, in ogni sua forma, è di essere forza liberatrice. Se lo storico è incatenato ai fatti, il romanziere (o lo sceneggiatore, o il fumettista) può muoversi nello spazio e nel tempo come meglio crede. E inventare senza perdere credibilità. Poiché quest’ultima gli deriva unicamente dalla potenza delle parole o delle immagini. Lo scrittore non cerca la verità, ma una suggestione. Che il lettore può decidere o meno di accettare. Lo schema di ogni mosaico narrativo è mobile e riflette un gioco di proiezioni le cui regole non sono mai fisse. Anche, e soprattutto, quando questa narrazione si snoda lungo avvenimenti apparentemente reali.

Il libro che ci racconta oggi Dario Campione, L’atomo inquieto di Mimmo Gangemi, è la vita immaginaria di Ettore Majorana, il fisico siciliano scomparso misteriosamente 85 anni fa, nella notte tra il 27 e il 28 marzo 1938.

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