Cucina

Dieci anni di Da Vittorio a St. Moritz: «Conosciamo i rösti ma non il romancio»

Siamo stati ai festeggiamenti per l'anniversario del re dell'alta gastronomia italiana in Engadina – Paolo Rota: «Le stelle sono importanti, ma lo è ancora di più l'attenzione per i clienti» - VIDEO
Mattia Sacchi
17.03.2023 15:06

Da quasi 60 anni Da Vittorio è sinonimo di eccellenza italiana nella ristorazione. Più che una famiglia una vera e propria dinastia, in grado di ottenere tutti i premi possibili nel mondo dell'alta gastronomia, tra cui le 3 stelle Michelin. Una proposta gastronomica fatta di perfezione tecnica e innovazione, senza tuttavia mai dimenticare la tradizione della cucina italiana, di cui la famiglia Cerea è tra i più importanti ambasciatori all'estero. 

Non a caso il brand "Da Vittorio" è stato esportato in alcune delle location più esclusive al mondo: tra queste anche St. Moritz. E proprio in Engadina, domenica scorsa, sono stati festeggiati i 10 anni di attività. Un decennio di successi: dai 18 punti Gault Millau alle 2 stelle Michelin, ottenute nel febbraio 2020, a pochi giorni dal lockdown. In quelle settimane Bergamo, la città dove è nata la «legacy» di Da Vittorio, era stata duramente colpita dalla pandemia, con le tragiche immagini delle bare portate dai camion militari che sono diventate simbolo di quel periodo: proprio in quell'occasione la famiglia Cerea era stata in prima linea per preparare pasti a medici e infermieri, a dimostrazione di come la cucina, anche quella stellata, possa unire le persone.

Siamo stati fortunati ospiti di questo esclusivo anniversario e abbiamo colto l'occasione per parlare di questa avventura engadinese con Paolo Rota, chef del ristorante all'interno dell'hotel Carlton.