«96 americani imputati per la morte di Soleimani, c'è anche Trump»

Il procedimento giudiziario avviato dalla giustizia iraniana per l'uccisione con un attacco di drone Usa, quattro anni fa a Baghdad, del comandante delle forze speciali Qods e stratega militare iraniano Qassem Soleimani, vede imputati 96 americani, inclusi l'allora presidente Donald Trump, il suo segretario di Stato, Mike Pompeo, e il comandante del Centcom, gen. Kenneth F. McKenzie.
Lo ha annunciato il vicecapo della magistratura iraniana, Kazem Gharibabadi, citato dall'agenzia Irna. Gli imputati, ha precisato, sono accusati di omicidio volontario e di finanziamento al terrorismo, mentre sono indagati altri cinque o sei Paesi per coinvolgimento nell'attentato, fra cui il Regno Unito e la Germania.
Gli arresti
Nel frattempo, i 32 terroristi coinvolti nell'attentato di mercoledì nel cimitero di Kerman, durante una cerimonia tenutasi per celebrare il quarto anniversario della morte dell'ex comandante della Forza Qods Ghassem Soleimani, sono stati arrestati in cinque città, ha detto alla TV di stato il procuratore di Kerman Mehdi Bakhshi.
Sono state scoperte più di 16 bombe a Kerman e 64 bombe in altre città, che che volevano far esplodere durante la cerimonia, ha detto Bakhshi alla TV di stato, aggiungendo: «L'incidente ha causato almeno 89 morti, tra cui 23 studenti e 13 cittadini afghani».
Il governo ha subito forti critiche per la mancanza di sufficienti misure di sicurezza durante la cerimonia. L'attivista imprigionato e vincitore del Premio Nobel 2023, Narges Mohammadi, ha affermato in un messaggio che l'esercito iraniano ha speso cifre enormi, sostenendo di aver annientato l'Isis e di aver rafforzato la sicurezza, «ma come mai l'Isis ha ripetutamente condotto attacchi nel cuore dell'Iran?».