A Como frode fiscale da 57 milioni

COMO - 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 27 persone indagate, 23 perquisizioni di abitazioni e sedi societarie, sequestro di 9 immobili residenziali (tra cui abitazioni di pregio a Courmayeur, Valtournenche e Camogli), 2 stabilimenti industriali, 60 autoveicoli aziendali, 20 autovetture e di 75 conti correnti: a tanto arrivano i risultati di una maxi operazione della Guardia di Finanza di Como.
Tutto parte da un'azienda del comasco che operava nel settore die metalli preziosi. Il proprietario emetteva e annotava centinaia di autofatture false (intestate a deceduti o a pensionati ignari del loro coinvolgimento nella frode) e riusciva così a attestare scambi commerciali di migliaia di tonnellate di scarti di ferro, lamiere e ottone. mai avvenuti, ovviamente.
Questo permetteva di cedere materiale in nero ad altre aziende interessate nella frode fiscale, spesso prive delle autorizzazioni ai fini ambientali necessarie per legge quando si opera nel settore. Il totale delle fatture false ammonterebbe a 31 milioni di euro, mentre in complesso gli elementi sottratti a tassazione arriverebbero a 57 milioni.
Una particolarità di questo complesso meccanismo era l'uso massiccio di denaro contante: è quello che ha reso particolarmente difficile ricostruire il "giro" tra le varie società.
L'imprenditore faceva la bella vita: tra le auto sequestrate anche una Lamborghini Gallardo e una Ferrari F430 (quest'ultima intestata negli ultimi giorni a una società rumena, quando l'imprenditore sentiva stringersi intorno a sé i cordoni dell'indagine).