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A Gaza in aumento i casi di sindrome di Guillain-Barré

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Ats
08.08.2025 15:07

A Gaza, la malnutrizione, gli sfollamenti, i campi di accoglienza sovraffollati, la mancanza di servizi igienici, la scarsità di acqua potabile e gli ospedali che non accolgono più malati perché travolti dal grande numero di feriti hanno già causato focolai di malattie infettive come la poliomielite, il colera, l'epatite A e la scabbia.

Lo afferma l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che si dice inoltre allarmata da «un preoccupante aumento» dei casi di sindrome di Guillain-Barré , una rara malattia neurologica che può portare a un'improvvisa debolezza muscolare o alla paralisi.

Secondo le autorità sanitarie di Gaza, al 31 luglio sono stati registrati 64 casi di sindrome di Guillain-Barré, di cui 27 in bambini e adolescenti di età inferiore ai 15 anni, rispetto ai soli cinque casi all'anno prima dell'inizio delle ostilità nell'ottobre 2023.

L'Onu ha confermato che tre palestinesi sono già morti a causa di questa sindrome. Due delle vittime avevano meno di 15 anni. L'Oms rileva che attualmente non esiste uno stock disponibile di immunoglobuline per via endovenosa, il principale farmaco utilizzato per il trattamento della sindrome di Guillain-Barré.

Questa malattia non è contagiosa e si sviluppa da una precedente infezione, virale o batterica. Nella maggior parte dei casi, i pazienti se curati possono guarire entro poche settimane, mentre eventuali complicazioni - come paralisi dei muscoli della respirazione, sepsi, embolia polmonare o arresto cardiaco - portano alla morte.

L'enclave deve affrontare anche la minaccia della meningite: nel mese di luglio sono stati segnalati 420 casi sospetti di meningite, il «numero più alto registrato» dall'inizio del conflitto e l'Oms sottolinea che la distruzione del principale magazzino medico dell'organizzazione a Deir al-Balah ha portato a una grave carenza di antibiotici, essenziali per il trattamento della meningite.