A San Gallo succede di tutto: la Svizzera strappa un pari alla Bielorussia

Pazzesco. Clamoroso. Imprevedibile. Quella che doveva essere una tranquilla giornata di festa, per la Nazionale svizzera, si è trasformata in un parziale incubo. Un incubo, per fortuna, infine materializzatosi soltanto a metà. La sfida di qualificazione a Euro 2024 contro la Bielorussia, il match che ha permesso a Granit Xhaka di agganciare Heinz Hermann a quota 118 presenze con la selezione elvetica, si è conclusa con un inatteso pareggio per la squadra rossocrociata.
Contro la modesta formazione dell'Europa dell'est, gli uomini di Murat Yakin si sono portati in vantaggio per primi al 28', con una grande conclusione a giro di Xherdan Shaqiri. Il parziale patatrac, tuttavia, è avvenuto nel secondo tempo. Invece di andare a cercare il raddoppio con convinzione, la Svizzera ha abbassato i ritmi delle operazioni. E così la Bielorussia, che fin lì aveva soltanto badato a difendersi, ha acquistato coraggio, facendosi vedere anche in fase offensiva. Al 61' è così giunto l'1-1 di Ebong. E al 69', sugli sviluppi di un corner, pure il 2-1 di Polyakov. Sbilanciati in avanti alla ricerca del pareggio, all'84' Xhaka e compagni hanno addirittura incassato il 3-1 di Antilevski.
Quanto tutto sembrava ormai perduto, tuttavia, ecco il sussulto d'orgoglio. All'89' Akanji ha ridotto le distanze. Un minuto più tardi, in un finale folle, Amdouni ha poi nuovamente stabilito la parità con il gol del 3-3. Nei sette minuti di recupero concessi dal fischietto portoghese Pinheiro, però, gli uomini di Yakin non hanno più fatto breccia nel fortino bielorusso, finendo col pareggiare una partita che invece avrebbero potuto e dovuto vincere.