Sotto la lente

«Abbiamo raccolto oltre 16.000 franchi per la ricerca»

Da Bellinzona a Santiago de Compostela e ritorno: Andrea Nava, responsabile della comunicazione dell’IRB, era partito a fine settembre per il celebre Cammino con l'obiettivo di sensibilizzare sulla lotta conto i tumori – Insieme a lui abbiamo raccolto impressioni e racconti di viaggio, guardando anche ai risultati ottenuti dall’iniziativa
© Andrea Nava
Irene Solari
13.11.2023 20:00

Da Bellinzona a Saint-Jean-Pied-de-Port, fino a Santiago de Compostela. E ritorno. Più di 781 chilometri. È questo il viaggio che Andrea Nava, responsabile della comunicazione dell’IRB, ha intrapreso lo scorso 30 settembre con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore della ricerca contro il cancro. L’idea era quella di far partecipare le persone raccogliendo 5 franchi simbolici per ogni chilometro di cammino fatto. Un lungo percorso che, ora, ha riportato di nuovo Nava in Ticino. Insieme a lui abbiamo raccolto impressioni e racconti di viaggio, guardando anche ai risultati ottenuti dall’iniziativa.

Dolore e gratificazione

«Il viaggio era iniziato ormai più di un mese fa, il 30 settembre», racconta Nava, «e sono giunto a destinazione a Santiago de Compostela qualche giorno prima del previsto: il 25 ottobre». Un’esperienza senza dubbio intensa che è stata, complessivamente, molto gratificante: «Ci sono stati dei momenti estremamente positivi, altri magari un po’ più sofferti, vuoi per i dolori fisici del cammino o per le lunghe distanze che separano da casa. Ma gli incontri personali fatti e le storie che ho raccolto lungo il cammino sono stati un valore di gran lunga superiore alle difficoltà».

L’emozione della meta

Lungo questo percorso Nava non è mai stato solo: «C’erano diverse persone che stavano facendo il Cammino insieme a me, anche se non ho incontrato nessun ticinese, in compenso ho conosciuto tre svizzeri, di cui uno partito da Berna». «Durante la strada c’erano anche i momenti di condivisione all’interno degli Albergues de Peregrinos dove ci si ferma per dormire e ci si scambiano le impressioni su quello che è stato il percorso». Molto emozionante, naturalmente, l’arrivo a Santiago de Compostela. «Quando sono giunto a destinazione con me erano presenti altre 792 persone giunte lì da tutti gli altri cammini». Un traguardo ricco di soddisfazioni ma velato anche da una leggera sensazione di tristezza: «Ho provato un po’ di malinconia pensando che tutta questa esperienza era giunta al termine». Il finale è stato coronato però da un altro momento molto emozionante per Nava: la messa celebrata nella cattedrale. «È stata molto intensa a livello emotivo, un po’ come ricevere un dolcetto per l’anima alla fine di questo lungo percorso».

Un’ottima raccolta

Dei buoni risultati sono stati ottenuti anche a livello di partecipazione per la raccolta fondi, ci spiega Nava. «È stato bello poter ridare qualcosa a chi si era unito a me nel viaggio, supportandomi». E sono state oltre 150 le persone che hanno dato un contributo, arrivando a raccogliere oltre 16.000 franchi. «Una cifra per la ricerca che rappresenta un forte gesto simbolico da parte del territorio a sostegno di una tematica che, pur essendo delicata, è anche parte della realtà».

A sostegno di un progetto

Questa somma verrà interamente donata entro fine anno all’IRB, e andrà a sostenere il progetto di un ricercatore nel campo della lotta contro i tumori. «Vogliamo aiutare chi ha idee, ma non i soldi a disposizione. Una volta scelto un progetto, in primavera verrà presentato il tutto e chi ha contribuito o è interessato all’argomento può partecipare alla presentazione per vedere come verrà strutturato il lavoro». Per chi lo desiderasse c’è la possibilità di donare a favore della ricerca fino al 31 dicembre sul conto «Cammino per la Speranza», CH12 0844 0256 9601 4200 7. Tutto il ricavato è stato e sarà devoluto all’IRB Bellinzona.

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