Abusi sessuali, la Chiesa cattolica risarcisce 39 vittime in Spagna nel primo anno del piano Priva

La Chiesa cattolica ha risarcito 39 vittime di abusi sessuali in Spagna nel primo anno di attuazione del Programma di risarcimento integrale delle Vittime di abusi (Priva), creato dalla Conferenza episcopale iberica (Cee) per offrire un percorso di 'riparazione' in assenza di un'azione penale per i casi di abusi andati in prescrizione.
Nel primo anno di attività, la commissione di consulenza del piano Priva, costituita da esperti indipendenti dell'ambito giuridico e terapeutico, ha esaminato 89 richieste ricevute da parte delle vittime e ha dato finora seguito a 39 risarcimenti economici. Questi ultimi variano fra i 3.000 e i 100.000 euro, destinati a coprire sia il danno morale che le spese delle terapie psicologiche.
Le richieste esaminate dal comitato hanno riguardato casi di abusi sessuali commessi nell'ambito di diocesi (32) e di congregazioni religiose (57). La commissione è in attesa di ricevere le corrispondenti documentazioni dalle istituzioni ecclesiastiche per potersi pronunciare sui dossier ancora aperti.
Il Piano Priva è diretto soprattutto a risarcire vittime che erano minori quando hanno subito gli abusi sessuali e persone con disabilità. Rappresenta un tentativo della Chiesa spagnola di rispondere alle vittime con un compenso economico, ma anche attraverso un percorso di accompagnamento e supporto.
Nel 2023 una commissione indipendente nominata dal governo spagnolo e guidata dal Difensore del popolo (ombudsman) Angel Gabilondo, in un rapporto sugli abusi ecclesiastici commessi in ambito religioso dal 1940 in Spagna, realizzato sulla base di circa 500 testimoniante dirette, ha stimato che le vittime potrebbero superare le 400.000 persone, la metà delle quali erano minori al momento degli abusi.