Bielorussia

Accuse di contrabbando per il Premio Nobel Ales Beliatski

Il difensore dei diritti umana rischia fino a 12 anni di carcere per un presunto caso di «contrabbando» di denaro contante
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Ats
28.11.2022 18:15

Il premio Nobel per la pace Ales Beliatski, difensore dei diritti umani di lunga data in Bielorussia, rischia fino a 12 anni di carcere per un presunto caso di «contrabbando» di denaro contante. Lo ha annunciato oggi la sua Ong Viasna.

Beliatski, già in carcere dal luglio del 2021 in Bielorussia, appare in questo caso insieme ad altri due collaboratori arrestati e un terzo in esilio all'estero, secondo Viasna. «Rischia da 7 a 12 anni di carcere», ha precisato l'Ong.

Beliatski e i suoi collaboratori sono accusati di aver fatto transitare attraverso la frontiera bielorussa «una grande quantità di denaro contante in modo organizzato» e di aver «finanziato azioni collettive che minano gravemente l'ordine pubblico». Secondo Viasna, la data del processo non è stata ancora fissata.

La vicenda è ampiamente percepita come una vendetta del presidente bielorusso Alexander Lukashenko, al potere dal 1994, alleato di Mosca che imbavaglia ogni forma di dissenso.

Ales Beliatski ha vinto quest'anno il Premio Nobel per la Pace grazie alla sua lotta per i diritti umani, insieme al Russian Memorial Center e all'Ong Ukraine Center for Civil Liberties. La Bielorussia aveva bollato questo premio come una «decisione politicizzata».

Fondata nel 1996 durante le massicce proteste a favore della democrazia in Bielorussia, Viasna ha iniziato la sua attività fornendo aiuto alle persone incarcerate e ai loro familiari. Il suo lavoro si è poi esteso alla difesa dei diritti umani in generale.