Acque (non sempre) sicure: tre morti nei laghi e due nei fiumi

È il bilancio delle autorità ticinesi sulla stagione estiva 2017 a livello di incidenti tra i bagnanti - Preoccupano le attività a rischio, soprattutto al fiume
Red. Online
17.11.2017 12:07

BELLINZONA - Fiumi e laghi del nostro Cantone possono trasformarsi da luoghi ameni a luoghi pericolosi per i bagnanti nel periodo estivo. Lo sanno bene il Dipartimento delle istituzioni e la Sezione della Polizia lacuale che hanno stilato un bilancio dell'estate a livello di incidenti, anche al fine di valutare l'impatto delle azioni di prevenzione destinate a residenti e turisti.

Durante la stagione 2017 si sono purtroppo verificati tre incidenti mortali nei laghi. Si tratta per lo più di persone anziane che sono annegate a causa di malori o della spossatezza sopraggiunta. Il Ceresio è stato poi teatro di un paio di incidenti tra natanti per guida in stato di ebbrezza che fortunatamente hanno causato solo infortuni. A livello di corsi d'acqua si sono registrati due annegamenti durante la pratica del canyoning. Restano tuttavia elevati, e destano non poche preoccupazioni, i diversi infortuni gravi causati da attività a rischio quali i tuffi dalle rocce, il funambolismo sui fiumi, il canyoning, il campeggio abusivo a bordo fiume e le attività subacquee.

"Acque sicure": così è stata intitolata quest'anno la nuova campagna generale di informazione e sensibilizzazione, denominata "Basta un attimo! La sicurezza in acqua dipende da te" è stata sviluppata soprattutto attraverso cartelloni pubblicitari tradotti in quattro lingue e posizionati nei principali luoghi d'interesse del nostro Cantone e nelle maggiori stazioni ferroviarie.

Grazie alla collaborazione con l'Agenzia turistica ticinese è stata effettuata per la prima volta una sensibilizzazione anche ai passeggeri interessati sui treni ICN in provenienza da Oltre Gottardo, quale misura di sensibilizzazione al di fuori del Cantone.

Altra novità del 2017 è stata l'introduzione di azioni informative mirate, in collaborazione con la Città di Lugano, presso la Foce del Cassarate, che ha visto un aumento importante delle frequentazioni durante i mesi estivi e ha registrato in tempi recenti alcuni annegamenti.