Addio a Dimitri, il clown dai mille volti

VERSCIO - Dimitri, il celebre clown nato ad Ascona nel 1935, si è spento nella notte all'età di 80 anni. La notizia, che è apparsa in un primo tempo sui social media, è stata confermata dalla famiglia. Secondo quanto comunicato dal Teatro Dimitri, l'artista è deceduto inaspettatamente nella notte a seguito di "un breve malore". Ancora domenica sera si trovava sul palco del Monte Verità per esibirsi nello spettacolo "Sogni di un'altra vita".
Dimitri cominciò la sua carriera da clown a Parigi, nel 1955, studiando da Ètienne Decroux e Marcel Marceu, che lo scritturò per due spettacoli. In seguito lavorò come Augusto a fianco del clown bianco Maïss. Nel 1959 debuttò ad Ascona come solista e per i successivi vent'anni si dedicò anche a scrittura, disegno e musica, pubblicando libri e dischi, oltre a compiere tre tourneé con il circo Knie e a proprorre nuovi spettacoli solisti.
La fondazione del teatro di Verscio, con la collaborazione della moglie Gunda, avvenne nel 1971. Quattro anni dopo arrivò la "Scuola Teatro Dimitri", e tre anni in seguito la "Compagnia Teatro Dimitri". Nel 2000, sempre a Verscio, fondò il Museo Comico assieme ad Harald Szeeman.
Fra le varie onorificienze, Dimitri fu inserito nel 1995 nella Clown Hall of Fame. Vinse inoltre due Swiss Award: nel 2009 per la cultura, nel 2013 per la carriera.
In allegato, l'intervista rilasciata al CdT in occasione dei suoi 80 anni.
Il ricordo di Manuele Bertoli
Il consigliere di Stato Manuele ha affidato a Facebook le sue parole di commiato per Dimitri: "Dimitri se ne è andato. In punta di piedi ma deciso. Come era nel suo carattere. È una grave perdita per tutti coloro che credono nelle cose belle della vita: nell'intelligenza, nell'arte, nella bontà, nella gentilezza e nell'attenzione agli altri. Con lui se ne va un grande protagonista della vita. E il Ticino perde una luce intelligente, sincera e rassicurante".