Addio al segreto bancario in Ue

Cadono le riserve di Austria e Lussemburgo: la direttiva del 2005 sarà rivista
Red. Online
20.03.2014 21:12

BRUXELLES - Addio al segreto bancario in Europa: cadono le riserve di Austria e Lussemburgo e il vertice Ue riesce a sbloccare un dossier che era fermo dal 2008, cioè la revisione della direttiva risparmi che aumenta lo scambio automatico di informazioni fiscali creando un nuovo strumento per lottare contro l'evasione.

Austria e Lussemburgo hanno quindi alla fine, dopo resistenze di anni, deciso di unirsi al resto della Ue per combattere uno dei fenomeni che costa caro in termini economici e di immagine. Vienna e il Granducato hanno dato così il proprio consenso a rivedere la cosiddetta 'direttiva sulla tassazione dei risparmi', in vigore dal 2005 ma che va rivista per estendere il suo raggio d'azione per tassare anche fondi di investimento e pensione, nuovi strumenti finanziari e pagamenti effettuati attraverso trust e fondazioni.

"È da tanto tempo che il Lussemburgo avanza verso la trasparenza, e oggi abbiamo confermato che vogliamo andare in quella direzione anche con le banche", ha detto il premier Xavier Bettel a margine del vertice europeo.

Le decisioni in materia fiscale richiedono l'unanimità e per questo la Ue era vincolata al via libera dei due Paesi che hanno difeso fino all'ultimo il loro segreto bancario per paura di perdere forza nel loro sistema bancario. Finora Austria e Lussemburgo si erano rifiutati di firmare il testo della revisione perché pretendevano uguaglianza di trattamento con i cinque Paesi extra-Ue cioè Svizzera, Liechtenstein, Monaco, Andorra e San Marino.

Chiedevano quindi al commissario alla fiscalità Algirdas Semeta di negoziare prima con i cinque un nuovo accordo di scambio di informazioni a fini anti-evasione, estendendo anche a loro gli standard fissati dall'Ocse in materia.

"L'accordo di oggi è indispensabile per consentire agli Stati membri di combattere evasione e frode fiscale, ed è un messaggio chiaro che l'Europa è pienamente impegnata nell'applicare gli standard globali sullo scambio automatico di informazioni", ha detto il presidente della Ue Herman Van Rompuy, salutando l'accordo raggiunto al vertice. La revisione della direttiva riflette i cambiamenti dei prodotti di risparmio e degli sviluppi nel comportamento degli investitori. Chiede agli Stati di scambiarsi informazioni automaticamente sui risparmi, affinché i pagamenti degli interessi fatti in uno Stato siano tassati in accordo con la legge dello Stato di residenza.