Addio allo stilista Ottavio Missoni

ROMA - Lo stilista Ottavio Missoni è morto nella sua casa di Sumirago, nel Varesotto. Aveva 92 anni (compiuti lo scorso 18 aprile). Lo ha reso noto la famiglia giovedì mattina. Accanto aveva la moglie Rosita e i famigliari.
Missoni era stato ricoverato di recente per scompensi cardiaci ed era stato poi dimesso il 1 maggio (vedi Suggeriti): lui stesso aveva voluto tornare a casa anche se le sue condizioni restavano complicate. In questi ultimi giorni, secondo quanto trapela da ambienti della famiglia, appariva molto abbattuto per le sue condizioni, ma non c'erano avvisaglie di un'imminente fine. Tanto che mercoledì aveva voluto vedere in televisione un incontro di tennis. Le sue condizioni sono peggiorate durante la notte.
Già lo scorso gennaio Missoni aveva dovuto affrontare la tragedia del figlio, disperso in un incidente aereo - insieme ad altre cinque persone - mentre viaggiava dall'arcipelago di Los Roques all'aeroporto Simon Bolivar di Maiquetia, lo scalo della capitale Caracas. Da allora che non volle più parlare dell'accaduto, apparendo sempre più abbattuto.
Uomo discreto e caparbio - nato nel 1921 a Ragusa, nel Regno di Jugoslavia - Ottavio Missoni ha saputo rivoluzionare il mondo della moda italiana e mondiale: celeberrima la sua maglia colorata a zig-zag. Era, di fatto, un'icona del Made in Italy. Se n'è andato come voleva: "Vorrei morire come mia madre - diceva spesso nelle interviste - una donna che non ha mai chiesto un bicchier d'acqua a nessuno e che mi ha cresciuto nel culto dell'autosufficienza".
Nel 1948 Missoni conobbe Rosita Jelmini, a Londra, mentre portava la bandiera della squadra italiana alle Olimpiadi: fu l'inizio di un sodalizio che durò tutta la vita. Sposati nel 1953, improvvisarono un laboratorio a Gallarate dove nacque la produzione della maison. Nel 1967 il successo: la maglia a zig zag venne notata dalla giornalista Anna Piaggi, che la lanciò in copertina del periodico di moda femminile italiano, Arianna. Nel 1969 venne aperto lo stabilimento a Sumirago. Lo sbarco nei mercati internazionali e persino nei musei non si fece attendere: negli anni Settanta Ottavio Missoni è ormai un protagonista indiscusso della moda. E tale è rimasto.