Mendrisiotto

Al Parco Valle della Motta il volontariato non basta più

La rinaturazione dell’area di cui fa parte il Mulino del Daniello è finita e il Parco è pronto per una nuova sfida – Si inizierà con tre eventi studiati per far scoprire l’unicità del luogo, ma il futuro sarà imprescindibile da sostegni esterni – Tela: «La gestione su base volontaria è giunta al limite»
©Ti-Press/Elia Bianchi
Lidia Travaini
02.05.2025 21:30

Ci sono voluti oltre 20 anni, ma ora quell’area lungo il fiume Roncaglia è pronta per vivere una nuova avventura. Ci riferiamo al Parco della Valle della Motta, in cui si trova anche il Mulino del Daniello, che scalpita per inaugurare la prossima fase della propria esistenza. Una fase che racchiude tante sfide, ma anche alcune incognite.

A fare il punto della situazione – così come a illustrare i progetti futuri – è stato oggi Marco Tela, presidente dalla Fondazione Luigi e Teresa Galli, gestrice di Parco e Mulino. «Siamo giunti al termine dei lavori che dovevamo svolgere come compensazione per la presenza passata della discarica – ha esordito Tela guardando dapprima al passato –: lavori di rinaturazione che poi hanno incluso anche la ristrutturazione del mulino, inizialmente non prevista». Hanno decretato la fine ufficiale delle opere il recupero del Mulino del Daniello (restaurato e rimesso in funzione) e che oggi offre spazi per seminari e incontri, un negozio-museo dove trovare prodotti tipici, ma anche la creazione di sentieri didattici e spazi di ricreazione. Interventi che insieme rendono l’area adatta a famiglie, turisti, scolaresche, associazioni e amanti della natura. «Un parco periurbano unico nel suo genere per la straordinaria biodiversità e per le ricche testimonianze dell’attività umana del passato», ha aggiunto Tela, quasi a sottolineare che ora è il turno di sfruttare il potenziale dell’area e attrarre fruitori, dando loro tutto ciò che potrebbe interessarli e portarli a scoprire Parco e Mulino.

L’appello

Per riuscire in questo intento la Fondazione ha studiato un programma di eventi originale e diversificato (ci torneremo tra poco), ma ha anche fatto una profonda riflessione su se stessa. In questo contesto si inserisce l’appello dedicato al tema del volontariato lanciato in conferenza stampa da Tela. «È il volontariato che ci ha retti finora, siamo arrivati fino a qui grazie al tempo dedicato da tante persone vicine al Parco e al Mulino. Ma il volontariato ha i suoi limiti e noi abbiamo raggiunto quei limiti», ha premesso aggiungendo che due figure che hanno fatto tantissimo per il comparto stanno per lasciare il testimone (Pierantonio Bianchi e Pier Rezzonico). «La gestione su base volontaria del Parco è giunta al limite della sua sostenibilità – ha ribadito –, chiederemo aiuto e sostegno ai Comuni, al Cantone ma anche ai partner per andare avanti a garantire la gestione del comparto e le varie attività. Dobbiamo renderci conto che questo Parco ha necessità che vanno sostenute». Tradotto: il Parco è a un momento di svolta, per poter «svoltare» bisogna cambiare marcia e fare squadra.

Il programma

Un cambio di velocità, se così vogliamo chiamarlo, è già stato fatto con gli eventi organizzati per la stagione 2025; con il sostegno dell’associazione Luce Chiara. Tre le proposte studiate, tutte all’insegna del mix tra arti e discipline diverse. «Abbiamo ragionato a degli eventi che possano avvicinare il pubblico a questo luogo speciale e magico», ha spiegato Eleonora Alberti, dell’Associazione.

Si inizierà il 17 maggio alle 15.00 con «La magia dell’acqua: la rinascita del Mulino». L’evento presenterà il recupero dell’area naturalistica sottolineando il valore del volontariato, si parlerà di storia, ma anche di biodiversità. Il 29 giugno alle 20.00 si terrà «La magia dell’aria: jazz al Mulino con Jack in the Box», un concerto che avrà anche un lato storico. Il terzo evento sarà dedicato alla terra: il 5 ottobre dalle 10.00 si terrà «La magia della terra: l’energia della natura». Focus in questo caso sulla biodiversità, ma anche sul lato più spirituale della natura, che può essere energetica.

Ma prima di questi tre eventi ce ne sarà un altro. La data da segnare in agenda è il 4 maggio quando il Mulino del Daniello ospiterà la RSI e i suoi programma «L’ora della terra» e «La domenica popolare».

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