Alcol: niente sangue, basta un soffio

Oggi la legge dice che uno stato di ebbrezza alla guida pari o superiore allo 0,8 per mille, riscontrato dalla polizia al posto di blocco tramite etilometro, debba essere comprovato in un secondo momento anche da un esame del sangue. In Ticino nel 2014 – secondo i dati aggiornati a metà dello scorso novembre – gli automobilisti per i quali si è resa necessaria la tappa in ospedale sono stati 564, pari al 12% delle 5.588 persone controllate. Di questi, l'84% sottoposto al prelievo ha visto confermati gli esiti del controllo stradale. Capita tuttavia che l'esame del sangue ribalti sensibilmente i risultati ottenuti con il soffio nel palloncino. In questo senso l'anno scorso il 7% (39 persone) dei conducenti interessati ha assistito al calo dei propri valori al di sotto dello 0,8 per mille, mentre per un 9% (51 persone) dei soggetti fermati il tasso alcolemico è addirittura risultato inferiore allo 0,5 per mille, rivelandosi dunque non punibile. Una differenza sostanziale, dal momento che con un tasso alcolemico dello 0,8 per mille e oltre si è sanzionati con la revoca della licenza per almeno tre mesi, una pena pecuniaria e si rischia pure una pena detentiva fino a tre anni. È dunque anche per ovviare a questi scompensi, causati dall'approssimazione tecnica e soprattutto dal lasso di tempo intercorso tra i due controlli, che dal 1. luglio del 2016, nel quadro del programma di sicurezza stradale «Via sicura», l'accertamento etilometrico per stabilire l'inabilità alla guida avrà valore probatorio non soltanto se inferiore allo 0,8 per mille e se riconosciuto dall'automobilista coinvolto mediante apposizione della propria firma. Per contro l'esame del sangue verrà disposto unicamente in presenza di sospetto consumo di stupefacenti, su richiesta dell'interessato o in casi eccezionali, quali ad esempio il riscontro di malattie delle vie respiratorie, o di un consumo eccessivo di alcol al momento giuridicamente vincolante.