Alcuni chiuderanno, ma c’è anche chi apre

La situazione di alcuni negozi nel centro storico di Bellinzona non è certo delle più rosee: le difficoltà - soprattutto economiche - dal dopo pandemia in avanti stanno infatti spingendo diversi commercianti ad abbassare la saracinesca. Cinque le chiusure annunciate entro la fine dell’anno solo nel centro storico. Una decisione, quella di chiudere, non facile e spesso determinata da più fattori. Di questa crisi avevamo parlato recentemente in merito alla chiusura (l’ultima in ordine di tempo) del «Fiore di Nadia Pesenti», un piccolo angolo fiorito nel cuore della città, in via Camminata.
Un problema ticinese
«Questo non è un problema che riguarda solo il nostro centro storico», ha spiegato a tal proposito Claudia Pagliari, presidente della Società Commercianti di Bellinzona. «Anche gli altri centri sono colpiti, è una situazione che esiste a livello ticinese se non svizzero». Per questa ragione, in occasione dell’assemblea dei Commercianti di Bellinzona - tenutasi questa sera in una sala gremita dell’hotel Internazionale - è intervenuta anche Lorenza Sommaruga, presidente di Federcommercio. Presenti pure il municipale Fabio Käppeli e il sindaco Mario Branda che ha sottolineato come «serva uno sforzo collettivo», aggiungendo con un sorriso: «Sarebbe un bel segnale se tutti i politici di Bellinzona e coloro che si candidano a una carica politica facessero i loro acquisti qui».
Partenza sottotono
«Il momento che stiamo vivendo non è facile», ha affermato dal canto suo Lorenza Sommaruga, rispondendo a diverse a domande sulla situazione attuale dei commercianti. Le difficoltà affrontate dal settore già nel 2019 - ha spiegato - non sono paragonabili a quelle che ci si trova a vivere nel 2024: «L’inizio dell’anno è stato difficilissimo. La Pasqua poi non ha aiutato perché è stata piovosa, con meno turismo». E su questo punto la presidente di Federcommercio ha però puntualizzato: «Ha piovuto anche a Como ma è la città stata lo stesso presa d’assalto. Forse è la svolta per capire come riuscire a mettere in risalto il nostro territorio indipendentemente dal meteo».
Impegno e novità
I piccoli negozi sono determinanti per tenere vivo il nucleo della città, soprattutto in una realtà a ‘‘misura d’uomo’’ come Bellinzona, è stato ribadito più volte durante la serata. «Un po’ mi infastidisce che si continui a parlare solo dei commerci che chiudono», ci ha spiegato Pagliari. «Vorrei che si parlasse anche di chi si impegna a tenere aperto ogni giorno. E di cosa succede prima di arrivare al punto di dover gettare la spugna, le storie sono tante ed è un discorso molto profondo». Senza voler minimizzare la questione delle chiusure, «è un qualcosa che fa molto male», Pagliari ha esortato a non dimenticarsi di chi si batte per tenere aperto il proprio negozio: «Sono tanti». Infatti, qualche segnale positivo si sta vedendo anche nelle stradine della capitale. A fronte delle cinque chiusure già note, nel centro storico di Bellinzona sono infatti anche da segnalare tre recenti aperture. La storica pizzeria Da Michele, il “nuovo” Galleria di via Codeborgo e il piccolo de.sign, affacciato su piazza Nosetto.
Una domenica speciale
Un buon risultato è stato anche quello realizzato la scorsa domenica, quando per le strade della Turrita si è svolto il «Belli Sold Out», occasione dove diversi negozi del centro storico hanno aperto la domenica, esponendo la merce saldata. E attirando l’attenzione di parecchie persone, come ci ha confermato Pagliari: «Questa idea ha portato tanta gente in giro per le strade del centro. Un’affluenza che mi ha stupita in maniera positiva e molti commercianti hanno lavorato». Una formula che «andrà avanti e sarà ripetuta».
Arriva la Notte Bianca
Tra i vari argomenti discussi dall’assemblea c’è stata anche la Notte Bianca in programma prossimamente a Bellinzona. È stata presentata la lunga lista di chi parteciperà: negozi, esercizi pubblici, bar e bistrot. Ma anche molte associazioni artistiche e culturali, tra cui il Teatro Sociale.