Giustizia

Alla sbarra un ex gestore patrimoniale di una banca privata ginevrina

Diverse le accuse che gravano sull'uomo (e, in parte su sua moglie): appropriazione indebita, amministrazione infedele, falsità in documenti e riciclaggio di denaro
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Ats
03.04.2024 11:30

Appropriazione indebita, amministrazione infedele, falsità in documenti e riciclaggio di denaro. Sono i capi d'accusa che gravano su un ex gestore patrimoniale di una banca privata ginevrina - e in parte su sua moglie - di cui dovrà rispondere ai giudici del Tribunale penale federale di Bellinzona (TPF).

L’imputato principale, tra l'altro membro del Cda dell'istituto in questione, tra il 2009 e il 2015 avrebbe disposto in modo indebito di averi affidatigli da un cliente su una relazione bancaria in Svizzera per un importo di oltre 14 milioni di franchi, indica una nota odierna del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) che ha promosso l'accusa.

Il patrimonio del cliente, ignaro di quanto stava accadendo, sarebbe stato impiegato per finanziare lo stile di vita della famiglia dell’imputato ma anche per effettuare investimenti e concedere prestiti. Per celare le sue malefatte al cliente, l'ex banchiere avrebbe anche falsificato documenti.