All’UDC non piacciono quote rosa e nudismo

Con il gruppo parlamentare La Destra si conclude la serie di interviste estive che mette a confronto i parlamentari uomini e donne su questioni di genere e di stile. Oggi è quindi il turno di Lara Filippini e Tiziano Galeazzi.

Il tema delle quote rosa o di favorire la conciliazione tra famiglia e lavoro è una priorità?

Galeazzi: «Credo che ognuno abbia le proprie priorità. L'importante è dosare bene il tempo che si vuol dedicare alle attività. Sulle quote rosa sono convinto che le donne che vogliono riuscire in politica ci riescano tanto quanto gli uomini. Non mi trovo molto d'accordo nello stabilire "quote rosa" forzate, conta la persona: se è valida e ha le capacità troverà sicuramente spazio all'interno del proprio movimento politico. Forse lo assisteremo nei prossimi mesi in casa PLRT per la presidenza».

Filippini: «Le quote rosa a mio avviso non sono assolutamente una priorità. È un tema che si ripresenta a ogni legislatura puntuale come un orologio svizzero, ma introdurre una "corsia preferenziale" non aiuta a risolvere il problema, anzi lo acuisce. Una donna valida trova sempre il modo di emergere, indipendentemente dalle quote rosa. Per ciò che riguarda la conciliazione tra vita privata e lavoro, penso si tratti di una responsabilità individuale. Quando si decide di creare la propria famiglia ci si assume una grossa responsabilità e la conciliazione tra famiglia e lavoro è parte del pacchetto».

Libertà e sessualità: sulla spiaggia e lungo i fiumi tutto è lecito, anche il nudismo?

Galeazzi: «Non vedo molte zone adatte per praticare il nudismo qui in Ticino e mi pare la nostra mentalità non sia così aperta a queste ipotesi. Abbiamo letto in passato sui media le reazioni a fatti accaduti. In ogni modo credo siano le autorità comunali a dover gestire e decidere che fare sul loro territorio. Va bene imitare Adamo ed Eva, ma sono stati anche creati la foglia di fico e i costumi da bagno poi».

Filippini: «Non credo che il nudismo sia così radicato nella nostra cultura e quindi lo vedo come un non problema».

Indichi un pregio e un difetto del/della suo/a collega.

Galeazzi: «Il suo pregio è quello di essersi buttata nella "fossa dei leoni" molto giovane con determinazione. Difettuccio? Pignola e ogni tanto mi sgrida in riunione di gruppo (ride, ndr.)».

Filippini: «Come difetto potrei citare la sua attenzione maniacale al look, peggio di una donna! Tra i pregi metterei sicuramente la simpatia».