Ambrì Piotta e Lugano affrontano sei settimane di passione e pressione

La nazionale svizzera – reduce dall’ottima Karjala Cup di Turku – va in pausa: se ne riparlerà a metà dicembre, quando la selezione di Patrick Fischer tornerà ad affrontare – stavolta in casa, a Friburgo – Svezia, Finlandia e Repubblica Ceca. Riecco il campionato e riecco il programma a spezzatino: si riparte domani sera con Ginevra-Bienne, mentre mercoledì toccherà al Lugano, in trasferta a Losanna. Per rivedere in pista l’Ambrì Piotta – alla Gottardo Arena contro il Kloten – bisognerà attendere fino a venerdì. Tanto meglio per i biancoblù, che hanno qualche giorno in più per lavorare a ranghi completi.
Imperativo cambiare marcia
Fatto è che la regular season entra nella sua fase calda. Anzi caldissima. Già, perché la storia insegna che il periodo che va dalla prima sosta autunnale per la nazionale a Natale si è spesso rivelato decisivo ai fini della classifica. O se non proprio decisivo, altamente indicativo. In altre parole, Ambrì Piotta e Lugano devono cambiare marcia adesso, se intendono agguantare per lo meno il treno dei pre-playoff. Dopo la breve sosta per le feste di fine anno – durante la quale i leventinesi saranno tra l’altro impegnati alla Coppa Spengler – recuperare diventa estremamente complicato.
Certo, lo scorso anno l’Ambrì Piotta – che a Natale pareva spacciato – ci era riuscito grazie ad un’incredibile ed entusiasmante rimonta ai danni del Berna. Ma questi sono exploit che riescono una volta ogni tanto, roba da raccontare un giorno ai nipotini. La classica eccezione che conferma le regola.
Una battaglia a sei
Anche perché la classifica ha già assunto una sua ben precisa fisionomia. Dal Ginevra primo in classifica al Friburgo ottavo – ma con tre partite in meno rispetto al Servette – ci sono le squadre che hanno praticamente già un posto assicurato almeno nei pre-playoff. A meno di cataclismi, ovviamente. E il Gottéron dovrà comunque fare molta attenzione. Poi, dal Kloten nono all’Ajoie ultimo, sono sei le formazioni che si daranno battaglia per un posto al sole. E tra queste, naturalmente, ci sono anche Ambrì Piotta e Lugano. E non sarà di certo un passeggiata. Il citato Kloten e il Langnau sono le belle sorprese del campionato, il deludente Losanna – reduce dal cambio di allenatore – cercherà di dare un senso alle sue ambizioni e anche l’Ajoie ha dimostrato di poter dire la sua.
Invertire la tendenza
Fino a Natale l’Ambrì Piotta disputerà undici partite. Sette in casa (contro Kloten, Bienne, Losanna, Rapperswil, Langnau, Zugo e ZSC Lions), e «solo» quattro in trasferta (contro Langnau, ZSC Lions, Ginevra Servette e Ajoie). I biancoblù dovranno insomma tornare a far valere il fattore Gottardo Arena. Serve un’inversione di tendenza: fino ad oggi la squadra di Luca Cereda ha fatto meglio lontano dai propri tifosi (13 punti in 8 partite e 6. posto nella classifica del rendimento in trasferta) che in casa (11 punti in 10 incontri e 13. posto). Da un lato il discorso lascia – è vero – un po’ il tempo che trova. Perché il vero obiettivo dell’Ambrì Piotta è quello di uscire da una crisi che ha portato a otto sconfitte consecutive prima della pausa, dieci nelle ultime undici uscite. L’ultimo successo biancoblù risale all’ormai lontano 18 ottobre (2-1 all’overtime a Losanna), mentre l’ultima vittoria «piena» è datata 8 ottobre (5-3 alla Gottardo Arena sul Langnau).
Trasferte amare
Anche il Lugano scenderà undici volte sul ghiaccio prima di festeggiare il Natale. Ma – esattamente all’opposto dell’Ambrì Piotta – i bianconeri saranno impegnati solo quattro volte alla Cornèr Arena (contro Berna, Langnau, Rapperswil e Zugo) e dovranno affrontare sette trasferte (contro Losanna, due volte Friburgo, Zugo, Bienne, Ajoie e Kloten). E la squadra di Luca Gianinazzi è quella con il peggior rendimento lontano da casa, con soli 6 punti conquistati in otto incontri. In trasferta il Lugano ha vinto solo ad Ambrì e a Bienne, addirittura il 1. ottobre scorso quando in panchina c’era ancora Chris McSorley. Diventa allora quasi inutile affermare che solo tornando a vincere con regolarità lontano da casa i bianconeri potranno risalire la china. Se possibile già in casa di un Losanna che sarà guidato per la prima volta dal nuovo tecnico canadese Geoff Ward.