Amnesty International critica il divieto di dimostrare a Berna

Amnesty International ha criticato aspramente il divieto di fatto di manifestare nella città di Berna fino a Natale. L'interdizione di dimostrazioni su larga scala nel centro della città federale, in vigore da oggi, viola gli standard del diritto internazionale, secondo l'organizzazione impegnata nella difesa dei diritti umani.

Amnesty International è preoccupata per la disinvoltura dimostrata dalle autorità bernesi nell'imporre restrizioni alla libertà di manifestare. Le autorità hanno molti strumenti a disposizione per rispondere a minacce, sottolinea l'organizzazione in un comunicato odierno.

Ostacolare l'organizzazione di manifestazioni pacifiche - comprese quelle relative al Medio Oriente - adducendo un pesante programma di mantenimento della sicurezza è una violazione dei diritti umani, ha indicato Alicia Giraudel, giurista di Amnesty International Svizzera, citata nel comunicato.

«Bloccare l'autorizzazione di grandi manifestazioni politiche per diverse settimane costituisce una limitazione grave del diritto di manifestare. Qualsiasi restrizione che si discosti dai diritti umani deve essere giustificata. Deve essere fondata su una base legale, essere necessaria, proporzionata e deve perseguire uno scopo legittimo», spiega Giraudel.

Motivi come l'intralcio al traffico e il disturbo della vita quotidiana dei cittadini non soddisfano i criteri stabiliti dagli standard internazionali per giustificare le restrizioni alla libertà di riunione, sottolinea Amnesty International.

L'8 novembre il Consiglio comunale di Berna ha comunicato che non sarebbero state più autorizzate grandi manifestazioni o cortei nel centro della città federale dal 17 novembre al 24 dicembre. Manifestazioni più piccole possono ancora essere autorizzate in centro. Inoltre è possibile organizzare dimostrazioni in altri luoghi della città.