Anziani e cadute domestiche, progetto di prevenzione al via

In Svizzera ogni anno si registrano circa 90.000 infortuni da cadute, metà delle quali tra le mura domestiche. Un conto salato per il sistema sanitario, con 1,6 miliardi l’anno e circa 20.000 franchi a caduta. E nella gran parte degli incidenti domestici sono coinvolti anziani. In Svizzera interna da tempo sono stati avviati progetti di prevenzione per la terza e quarta età, i cosiddetti «StoppSturz», ma ora tocca anche al Ticino, tramite l’Associazione locarnese e vallemaggia di assistenza e cura a domicilio (Alvad), proporre un intervento interdisciplinare, che coinvolge dunque più operatori, per scongiurare il più possibile gli infortuni domestici degli anziani. Nei prossimi tre anni, verranno selezionati 300 utenti dell’Alvad di oltre 70 anni che riceveranno al proprio domicilio o in strutture specializzate il supporto fisioterapico e finanche psicologico per cercare di evitare traumi che ad una certa età sono difficili da recuperare.
Il progetto avviato nella regione, presentato ieri dal presidente dell’Alvad Stefano Gilardi e da alcuni membri di direzione (Gabriele Balestra, responsabile amministrativo e Alessandra Viganò direttrice sanitaria), è denominato «Prevenzione interprofessionale delle cadute nello Spitex» ed è finanziato in gran parte dalla fondazione Promozione Salute Svizzera che attinge dai contributi LAMal (40 centesimi al mese) per la prevenzione generale delle malattie. «Dal 2018, Promozione Salute Svizzera ha sostenuto una cinquantina di progetti - con circa 50 milioni di budget - per il rafforzamento delle offerte di prevenzione nell’ambito delle cure. In questo contesto sono stati recentemente selezionati altri nove progetti, tra cui questo affidato ad Alvad», ha spiegato Karin Lörvall, responsabile di settore della fondazione svizzera.
Gli altri partner
Partner dell’Alvad sono la Lega svizzera contro il reumatismo, la Lega ticinese contro il reumatismo e le associazioni Physioticino, che comprende circa 600 fisioterapisti, VitaAttiva e Prevenzione incidenti persone anziane. L’obiettivo, come detto, è di offrire un concreto contributo alla riduzione del numero di cadute - o della paura di cadere, magari dopo aver subito un trauma - degli anziani al proprio domicilio, portando gli assistiti con sedute fisioterapiche ad un miglioramento della qualità di vita percepita e nel contempo ottimizzare la collaborazione tra i vari attori sanitari di prossimità. Il reclutamento dei 300 over ‘70 che partecipano allo «screening» verrà effettuato nell’ambito di utenti Alvad che già beneficiano di diverse tipologie di prestazioni Spitex.
Fattori di rischio
Gli utenti, classificati per rischio di caduta, verranno quindi indirizzati verso il regime fisioterapico e di consulenza più indicato. Se l’utente avrà un rischio di caduta basso, il progetto prevede l’attivazione di due partner, a seconda del suo grado di mobilità: la Lega ticinese contro il reumatismo, per un ciclo di allenamento a domicilio della durata di 12 settimane, nel caso l’utente non sia in grado di spostarsi autonomamente; una sessione di allenamento nel centro VitaAttiva, a Solduno, della durata di 12 settimane (due sedute a settimana) e con possibilità di usufruire delle attività già offerte dal «Polo Isolino». Per un rischio di caduta moderato, invece, si prevede l’attivazione della Lega svizzera contro il reumatismo che effettuerà una visita a domicilio della durata di 90 minuti con l’erogazione di prestazioni di consulenza per la prevenzione delle cadute. Infine, l’intervento per il rischio di caduta elevato prevede un contatto tra Alvad e il medico curante dell’utente per la prescrizione di un ciclo di fisioterapia a domicilio della durata di 12 settimane (3 sedute settimanali), erogato da un fisioterapista appositamente formato per il progetto, ma scelto liberamente dall’utente. Trattandosi di patologie conclamate e di trattamenti terapeutici, questa prestazione, dietro prescrizione del medico curante, è interamente riconosciuta dall’assicurazione di base della LAMal. «Abbiamo già dei dati validati di partenza e in questi tre anni potremmo valutare il successo di questo intervento specifico nella prevenzione contro le cadute domestiche degli anziani», ha concluso Alessandra Viganò.