Appello internazionale per una tregua umanitaria in Sudan

Gli Stati Uniti, la Svizzera e diversi altri paesi, tra cui Egitto, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, hanno chiesto oggi una «tregua umanitaria» in Sudan. Si dicono «sconvolti» dal deterioramento della situazione in questo paese devastato dalla guerra.
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha ripreso su X l'appello della coalizione, denominata ALPS (Aligned for Advancing Life Saving and Peace in Sudan, ovvero in italiano «Allineati per portare avanti gli sforzi volti a salvare delle vite e a instaurare la pace in Sudan»).
«La situazione in Sudan sta peggiorando e le esigenze umanitarie raggiungono livelli critici, le parti in conflitto devono adottare misure urgenti per proteggere i civili e consentire e facilitare l'accesso umanitario alle persone bisognose, in conformità con i loro obblighi», hanno dichiarato questi paesi in un comunicato congiunto a nome anche delle Nazioni Unite e dell'Unione africana.
I paesi della coalizione hanno chiesto in modo specifico di «rimuovere tutti gli ostacoli burocratici che ostacolano e impediscono le attività umanitarie» e che le parti in conflitto si impegnino «a mantenere aperte le principali vie di rifornimento per i convogli e il personale umanitario, in particolare attraverso pause umanitarie e altre disposizioni, se necessario».
Hanno inoltre esortato le parti a consentire «una presenza umanitaria sostenibile delle Nazioni Unite in tutto il paese, in particolare nelle zone in cui le esigenze umanitarie sono urgenti, specialmente nelle regioni del Darfur e del Kordofan», nonché il ripristino dell'accesso alle telecomunicazioni.
Secondo Medici senza Frontiere (MSF), il Sudan sta vivendo la peggiore epidemia di colera degli ultimi anni, alimentata dal conflitto in corso.