Svizzera

Approvata la modifica alla Legge militare

Previste una maggiore flessibilità per scuole reclute e corsi di ripetizione, una migliore protezione dalle ciberminacce e una digitalizzazione degli scambi tra l'esercito e i militari
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Ats
24.06.2025 17:41

Via libera - all'unanimità - da parte della Commissione della politica di sicurezza del Nazionale (CPS-N) alla modifica della Legge militare che prevede maggiore flessibilità per scuole reclute e corsi di ripetizione, una migliore protezione dalle ciberminacce e una digitalizzazione degli scambi tra l'esercito e i militari. I commissari si sono però distanziati in diversi punti da quanto approvato una settimana fa dagli Stati durante la sessione estiva.

Le divergenze concernono in particolare la durata complessiva della scuola reclute (SR), il termine ultimo entro il quale deve essere svolta, quanti militari armati il Consiglio federale può, di propria competenza, chiamare in servizio per un servizio d'appoggio e il disciplinamento degli affari offset.

Per quel che concerne la SR, la commissione ha chiesto maggiore flessibilità in merito alla sua durata, che dovrà tuttavia includere almeno l'istruzione di base. Con 13 voti contro 12, la CPS-N propone inoltre di portare da 25 a 30 anni il limite di età ultimo per svolgere la scuola reclute.

La maggioranza ritiene che l'aumento dell'età massima renderà più difficile sottrarsi all'obbligo militare. Una minoranza ritiene invece inopportuno fare svolgere la SR a trentenni, visto che l'idoneità si riduce con l'avanzare dell'età.

Con 23 voti contro 3, i commissari hanno poi respinto la decisione degli Stati di conferire al Consiglio federale la competenza di convocare un numero illimitato di militari armati per impieghi di durata superiore a tre settimane in servizio d'appoggio senza l'approvazione dell'Assemblea federale. "Una delega di competenze illimitata come quella proposta sarebbe politicamente problematica", sostiene la CPS-N. "Equivarrebbe a un assegno in bianco all'esecutivo", aggiunge.

Anche per quanto concerne la regolamentazione delle compensazioni negli acquisti di armamenti all'estero sono sorte divergenze: secondo la commissione, la legge militare dovrebbe sancire solo i principi fondamentali. No quindi alla decisione degli Stati di stabilire esplicitamente quali settori economici entrano in linea di conto.

Da notare, infine, che la deliberazione sull'ordinanza dell'Assemblea federale sull'organizzazione dell'esercito, che definisce l'effettivo reale dell'esercito, sarà discussa durante la prossima seduta della commissione. L'obiettivo rimane trasmettere i disegni al Consiglio nazionale affinché possa trattarli nella sessione autunnale prevista in settembre.