Approvvigionamento medico: più competenze per la Confederazione

La Confederazione deve poter intervenire in modo mirato in caso di rischio di penuria di agenti terapeutici importanti e di altro materiale medico. È quanto consente il controprogetto diretto all'iniziativa popolare «Sì alla sicurezza dell'approvvigionamento medico», sul quale oggi il Consiglio federale ha avviato una procedura di consultazione che durerà fino al prossimo 10 di ottobre.
L'iniziativa, ricorda in una nota diramata oggi il governo, è stata depositata nell'autunno del 2024 e intende migliorare l'approvvigionamento medico e trasferire alla Confederazione le competenze riguardanti la sua sicurezza. L'esecutivo, pur considerando a sua volta la questione fondamentale, ritiene che il testo sia inefficace e troppo generico: per questo ha deciso di elaborare un controprogetto diretto.
Esso consentirà di ottenere un'ampia visione d'insieme della situazione e di avviare misure specifiche per rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento, si legge nel comunicato. Le difficoltà più frequenti riguardano i medicamenti a basso prezzo, quelli con brevetto scaduto o i generici, tra cui, per esempio, gli antidolorifici, i vaccini o gli antibiotici.
La responsabilità di garantire le forniture di questi medicamenti spetta al momento soprattutto agli attori del sistema sanitario, mentre Berna non può intervenire per mancanza di competenze in materia. Può agire solamente qualora vi sia un rischio di gravi carenze di farmaci d'importanza vitale e in caso di epidemie o pandemie per lottare contro malattie trasmissibili, fortemente diffuse o maligne.
Il controprogetto si concentra su quattro ambiti. Prevede in primis una sorveglianza centralizzata e attiva del mercato in merito alla situazione di approvvigionamento. In caso di necessità, la Confederazione dovrà anche poter prendere provvedimenti per prevenire le difficoltà o rimediare a esse.
Terzo, dovrà poter fissare incentivi economici, procurarsi, fabbricare essa stessa o far fabbricare materiale medico. Poiché i problemi approvvigionamento hanno primariamente cause globali, dovrà infine essere attribuita particolare rilevanza alla cooperazione internazionale in questo ambito.