Argo 1, le confidenze di Fiorenzo Dadò

BELLINZONA - Il suo nome è sulla bocca di tutti, quello della sua compagna pure per il caso Argo 1 e quei 150 euro lasciati quale caparra in un albergo di Bormio nel 2014. Il Corriere del Ticino ha intervistato a tutto campo il presidente del PPD Fiorenzo Dadò che da deciso di confidarsi, parlando di tutto. Del caso Argo 1, del titolare della ditta Marco Sansonetti ora sotto inchiesta penale, ma anche dei sui affetti, di alti funzionari (o ex) e del «fango e cattiveria» che Dadò ritiene gli siano stati gettati addosso in questi mesi. Ma lui afferma di non volere mollare, anzi, di essere ancora più determinato di prima, mentre i rapporti con il consigliere di Stato Paolo Beltraminelli li considera «normali», come è uso tra un presidente e un membro dell'Esecutivo che hanno lo stesso colore politico. Dadò commenta pure la foto pubblicata ieri da Il Caffè che lo ritrae a un appuntamento ippico con l'alto funzionario Renato Bernasconi. E sulla Commissione parlamentare d'inchiesta dice di confidare nella serietà del suo presidente, il leghista Michele Foletti.
