Ariel Castro morto per auto-erotismo

Il sequestratore di tre donne (per 10 anni) era stato trovato impiccato in cella
Red. Online
10.10.2013 18:31

NEW YORK - Non un suicidio ma un incidente: Ariel Castro, il "mostro di Cleveland", l'uomo che ha rapito e tenuto segregate tre donne giovani per dieci anni rendendole sue schiave del sesso, non sarebbe morto impiccandosi nella cella dove scontava l'ergastolo, ma bensì per asfissia durante una pratica "autoerotica". Lo sostengono le autorità dell'Ohio, sottolineando che quando Castro è stato ritrovato privo di vita aveva i pantaloni e le mutande abbassate fino alle ginocchia.

Allo stesso tempo, le autorità hanno reso noto che nelle ore precedenti la sua morte le due guardie carcerarie che dovevano tenerlo sotto sorveglianza hanno mancato per almeno otto volte di eseguire i controlli previsti. In un rapporto, che però non giunge a conclusioni, si sottolinea inoltre che Castro non ha lasciato alcuna lettera di addio e non aveva mostrato istinti suicidi.

Castro è stato trovato morto il 4 settembre scorso. Era stato condannato a mille anni di prigione, ma ha scontato soltanto poco più di un mese dietro le sbarre.

La terribile odissea delle sue tre vittime ha choccato l'America, e la notizia della sua morte si era diffusa negli Usa come un lampo.

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