Attentato a Dacca: identificate le 20 vittime

Assalto a un caffé frequentato da imprenditori stranieri da parte di un commando armato - L'Isis rivendica e diffonde foto dei corpi straziati - Tra le persone uccise anche 9 italiani e 7 giapponesi, torturati e sgozzati perché non conoscevano il Corano
Red. Online
01.07.2016 20:06

DACCA - Si è concluso questa mattina il blitz delle forze speciali per porre fine all'attacco terroristico di ieri sera all'Holey Artisan Bakery di Dacca, in Bangladesh. All'alba sono intervenuti i militari, con ben 100 teste di cuoio, che avrebbero ucciso 6 terroristi e liberato 13 persone prese in ostaggio, di cui 4 straniere, da un commando di almeno nove uomini armati. Venti civili sono stati uccisi dagli assalitori al grido di "Allahu Akbar", a riferirlo è stato proprio l'esercito bengalese, che ha affermato:"Molti dei civili all'interno del caffè di Dacca sono stati uccisi dagli assalitori con lame affilate". Mentre particolari agghiaccianti giungono da alcuni testimoni, che affermano come chi sapesse recitare versi del Corano venisse risparmiato dai jihadisti, gli altri invece venivano torturati e poi sgozzati. Al momento dell'attacco vi sarebbero stati 11 italiani. Uno è riuscito a fuggire, di uno non si hanno notizie, mentre gli altri 9 sono morti. Le vittime sono state identificate: oltre agli italiani, 7 giapponesi, 3 bengalesi e un indiano. 

Le operazioni di polizia sono andate avanti fino alle 7 del mattino, come appreso dall'ANSA da fonti vicine all'Ambasciata d'Italia in Bangladesh. "L'intervento delle teste di cuoio bengalesi ha messo fine all'attacco - ha indicato la fonte che ha chiesto di non essere identificata - e ora è in corso la bonifica dell'area del ristorante da parte delle forze di sicurezza". Il vice commissario della polizia metropolitana di Dacca, M.D. Jashim, ha detto al quotidiano The Daily Star che fra le persone liberate vi sono cittadini giapponesi e indiani, alcuni dei quali feriti. Ancora imprecisato il numero delle persone che si trovavano all'interno del luogo assalito - alcune fonti sostengono fossero almeno 20 persone -, due agenti di polizia sarebbero rimasti uccisi durante l'operazione. Tra le persone liberate vi sarebbe un giapponese, rimasto ferito, ma non in pericolo di vita. Un sospetto terrorista è stato invece arrestato. L'uomo è ferito ed è stato portato in ospedale. Lo ha detto la premier Sheikh Hasina, citata dalla Bbc online, che ha aggiunto: "È stato un atto odioso. Il mio governo è determinato a sradicare il terrorismo".

La vicenda è stata seguita in prima persona anche dal premier nipponico Shinzo Abe che ha cancellato ogni programma riguardante la campagna elettorale in corso. In una conferenza questa mattina il capo di Gabinetto Yoshihide Suga aveva informato che c'erano sicuramente cittadini giapponesi tra le 20 persone prese in ostaggio dal commando di terroristi islamici, poi barbaramente massacrate.

Opera dell'Isis

L'Isis ha rivendicato l'assalto, attraverso l'agenzia Amaq, che gli fa da megafono, sostenendo che 24 persone - poi rivelatesi 20 - di diverse nazionalità sono rimaste uccise e 40 ferite, tra le quali un numero imprecisato di stranieri. Quindi Amaq ha rilanciato, promettendo nuovi attacchi per la festa dell'indipendenza degli Usa, il 4 luglio, negli aeroporti di Heathtrow (Londra), Los Angeles e Jfk (New York). Il sito filo-Isis Amaq ha pubblicato foto di cadaveri all'interno del ristorante di Dacca. Lo rivela il portale americano Site, che monitora il terrorismo islamico. Site ha pubblicato alcune di queste foto: si vedono cinque o sei cadaveri di uomini e donne per terra, in un lago di sangue, fra i tavoli con i piatti della cena che le vittime stavano consumando.