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Attentato al Crocus City Hall di Mosca, l'FSB russo insiste sulla pista ucraina

È quanto emergerebbe dalle informazioni preliminari raccolte dagli interrogatori degli arrestati – Zelensky: «Putin, creatura malata e cinica» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Attentato al Crocus City Hall di Mosca, l'FSB russo insiste sulla pista ucraina
Red. Online
26.03.2024 06:22
22:14
22:14
«L'auto dei terroristi di Mosca fotosegnalata ma non fermata»

Le telecamere del traffico russe hanno registrato sei volte la Renault bianca dei terroristi in fuga dal Crocus City Hall dopo l'attentato ma nonostante l'eccesso di velocità l'auto è riuscita a proseguire la sua corsa fino a Bryansk, molto lontano da Mosca, prima di essere fermata dalle forze dell'ordine. E' un'anomalia riportata dal sito indipendente Istories.

L'auto su cui gli autori dell'attacco terroristico al Crocus lasciavano Mosca lungo l'autostrada M-3 superava il limite di velocità. Le registrazioni delle multe per queste violazioni sono state trovate da «Istories» sul servizio Payment State Traffic Safety Inspectorate.rf.

Secondo le informazioni del servizio, una Renault bianca con targa 'T 668 UM 69' ha violato sei volte il limite di velocità sull'autostrada M-3 ai chilometri 45, 46, 49, 73, 81 e 108.

L'auto ha lasciato il Crocus intorno alle 20.15 ora locale. La prima volta che è stato registrata dalle telecamere a circuito chiuso è stato alle 20.43 e l'ultima volta alle 21.29. La prima notizia che i terroristi sarebbero fuggiti a bordo di una berlina bianca è apparsa sui media alle 22.51. Secondo la versione ufficiale, riporta ancora il sito specializzato in giornalismo d'inchiesta, le forze di sicurezza sono riuscite a fermare l'auto a diversi chilometri dai confini con l'Ucraina e la Bielorussia, nel distretto di Surazhsky della regione di Bryansk, a 376 chilometri della stessa autostrada.

20:02
20:02
«Kiev addestra islamisti in Medio Oriente»

Il direttore dei servizi di sicurezza interni russi (FSB) Alexander Bortnikov ha accusato l'Ucraina di addestrare miliziani islamisti in Medio Oriente. Secondo Bortnikov, citato dall'agenzia Tass, ciò è evidenziato dal gran numero di stranieri che combattono con le forze di Kiev.

«Sono nazionalisti, mercenari, islamisti che il Paese porta a combattere contro la Russia», ha aggiunto il capo dell'FSB, senza fare riferimento diretto ai 4 arrestati per l'attentato a Mosca ma sottolineando che rappresentanti ucraini hanno visitato le basi di terroristi in Medio Oriente.

18:41
18:41
Altri 3 mesi di carcere russo per il reporter del WSJ

La giustizia russa continua a prolungare la detenzione di Evan Gershkovich: il giornalista americano del Wall Street Journal, arrestato ormai un anno fa con l'accusa di spionaggio, resterà in custodia cautelare per altri tre mesi, fino al 30 giugno, secondo quanto è stato disposto da un tribunale di Mosca. Una decisione, presa sulla base della richiesta degli inquirenti, che acuisce ulteriormente la tensione con gli Stati Uniti sullo sfondo della guerra in Ucraina.

Il 32enne Gershkovich era stato arrestato dal Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa (FSB) a Ekaterinburg, negli Urali, il 29 marzo del 2023. Da quel momento la sua custodia cautelare nel carcere di Lefortovo (gestito dai servizi segreti) è stata prolungata ogni due o tre mesi. Rischia fino a 20 anni per un'accusa che l'amministrazione Biden nega con forza, così come il giornale e i familiari del reporter.

«È una finzione ed è ora che il governo russo lasci andare Evan», ha ribadito l'ambasciatrice americana Lynne Tracy, che la settimana scorsa gli ha fatto visita, assicurando che è rimasto «forte» nonostante le circostanze.

Negli ultimi anni diversi cittadini americani o con il doppio passaporto sono stati arrestati in Russia. A partire dall'ex marine Paul Whelan, fermato nel 2018 e condannato a 16 anni sempre per spionaggio. E c'è stato anche il caso della giornalista russo-americana Alsu Kurmasheva, che lavorava per la testata Radio Free Europe/Radio Liberty, finanziata dal Congresso, finita in manette perché avrebbe diffuso «false informazioni» sull'esercito russo. Tutti arresti pretestuosi e finalizzati a uno scambio di prigionieri, è la convinzione degli americani.

Proprio Vladimir Putin, in una recente intervista all'ex anchor della Fox Carlson Tucker, aveva aperto alla possibilità di liberare Gershkovich, affermando che si sarebbe potuto trovare un accordo. Lo stesso presidente russo, del resto, aveva parlato anche di Alexei Navalny come possibile contropartita per uno scambio con altri connazionali detenuti in carceri di Paesi occidentali. Il Cremlino punta soprattutto al rilascio di Vadim Krasikov, un agente sotto copertura condannato all'ergastolo in Germania per l'omicidio di un oppositore ceceno a Berlino nel 2019.

17:23
17:23
La Svizzera deve fare di più per le sanzioni

La Svizzera deve fare di più nell'applicazione delle sanzioni contro la Russia. Con un solo voto di differenza (12 a11), la Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) ha adottato una mozione che chiede alla Svizzera di aderire alla task force multinazionale Repo.

La maggioranza della CPE-N crede che la Svizzera debba impegnarsi maggiormente per garantire un'applicazione sistematica delle sanzioni contro Mosca. A suo avviso, un'adesione a Repo consentirebbe un migliore scambio di informazioni e un migliore coordinamento con gli altri Paesi che applicano le sanzioni, sottolinea una nota odierna dei servizi parlamentari.

La minoranza, invece, pensa che la collaborazione con la task force stia già funzionando in modo soddisfacente, mentre un'adesione formale potrebbe far perdere alla Svizzera la sua autonomia in materia di politica delle sanzioni. Inoltre, secondo la minoranza le ripercussioni sui buoni uffici, sulla protezione dei dati legati alle sanzioni e le ripercussioni giuridiche derivanti da un'eventuale adesione sono ancora troppo poco chiare.

La mozione sarà trattata dal Consiglio nazionale in occasione della sessione speciale prevista per la metà di aprile.

17:19
17:19
Danilov: Grato a Zelensky, crediamo nell'Ucraina, Mosca perirà»

«Quattro anni, cinque mesi e 24 giorni come segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina. Un lavoro dedicato agli ultimi. Giorni di cui non mi vergogno. Ore che sono volate come fulmini».

Così inizia un lungo messaggio dell'ormai ex segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina Oleksiy Danilov dopo l'annuncio della sua destituzione dall'incarico, in cui si dice «grato al presidente dell'Ucraina per la sua fiducia e per l'opportunità di essere stato coinvolto nella scrittura della Grande Storia nel momento della più grande sfida e della più grande edificazione».

«Non importa quanto sia stato difficile, non importa quanto la situazione sembrasse disperata, abbiamo lavorato e continueremo a lavorare per l'Ucraina e per il bene dell'Ucraina, abbiamo creduto e crediamo nella nostra Vittoria», ha proseguito Danilov. «La cosa principale che dobbiamo sempre ricordare e che ho sempre professato è non aver paura, mai e di nessuno, di andare avanti e credere nell'Ucraina, credere nel popolo ucraino».

«Il mostro russo verrà annientato, la bizzarra creatura crollerà e perirà nell'oscurità della storia - e a farlo sarà un guerriero ucraino che ha la nostra storia, il nostro destino e la nostra missione - 'essere una spada nell'oscurità; un sentinella sulle Mura; scudo a guardia del regno dei popoli'! Grazie a tutti! Gloria all'Ucraina!», conclude il messaggio.

16:51
16:51
L'FSB russo insiste sulla pista ucraina

Le informazioni preliminari raccolte dagli interrogatori degli arrestati «confermano la pista ucraina» nell'attacco di venerdì al Crocus City Hall di Mosca. Lo ha affermato il servizio di sicurezza interno FSB, citato dall'agenzia Ria Novosti.

15:41
15:41
Un jet russo intercetta dei bombardieri USA in volo verso il confine

Un caccia russo MiG-31 è stato fatto decollare dopo che sono stati individuati due bombardieri strategici statunitensi in avvicinamento verso il confine russo sul Mare di Barents. Lo ha detto il ministero della Difesa russo citato dall'agenzia Interfax.

«L'aereo da caccia russo ha identificato l'obiettivo aereo come una coppia di bombardieri strategici B-1B dell'aeronautica americana», ha affermato il ministero. «Mentre l'aereo da caccia russo si avvicinava, i bombardieri strategici statunitensi hanno modificato la loro rotta di volo, allontanandosi dal confine di stato russo», ha aggiunto. «L'aereo russo è rientrato con successo alla base, non è stata consentita alcuna violazione del confine di stato russo».

15:34
15:34
Zelensky nomina Oleksandr Litvinenko al posto di Danilov

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha nominato Oleksandr Litvinenko nuovo segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina, dopo aver sollevato dall'incarico Oleksiy Danilov. Lo scrive Ukrinform citando i relativi decreti presidenziali.

Finora Litvinenko ha ricoperto l'incarico di capo dei servizi segreti esteri dell'Ucraina. Prenderà il suo posto in questa posizione Oleg Ivashchenko.

15:06
15:06
Zelensky silura Danilov dal Consiglio di sicurezza ucraino

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sollevato Oleksiy Danilov dall'incarico di segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina: lo sostiene l'Ukrainska Pravda citando un decreto presidenziale ucraino di oggi.

14:52
14:52
Ucraina: «Dopo Putin ancora menzogne da Patrushev e FsSB»

«Dopo la menzogna di (Vladimir) Putin», il presidente russo, ora «le menzogne vengono ufficialmente diffuse (...) dal capo dell'Fsb (i servizi di sicurezza interni russi) (Alexander) Bortnikov (...) Domanda: perché questa manifestazione dimostrativa di inadeguatezza collettiva?».

Lo scrive sulla rete sociale X il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, dopo le accuse dei servizi russi sul coinvolgimento di Kiev, Usa e Regno Unito nell'attacco a Mosca.

«Ci sono fatti inconfutabili, comprensione comune (in diversi paesi) delle cause e delle conseguenze e completa incredulità anche da parte dei paesi neutrali riguardo alla 'pista ucraina nell'attacco terroristico'», ha aggiunto Podolyak.

14:08
14:08
Polonia: «Valutiamo se abbattere i missili verso che volano verso il territorio della NATO»

Il viceministro degli esteri polacco Andrzej Szejna, in un'intervista alla radio polacca RMF24, «ha ammesso che si sta valutando la possibilità di abbattere i missili che volano verso il territorio della Nato», come riporta il sito dell'emittente.

«Nella Nato si stanno analizzando vari concetti, tra cui quello di abbattere tali missili quando sono già molto vicini al confine della Nato: questo dovrebbe avvenire con il consenso della parte ucraina e con la considerazione delle conseguenze internazionali; poi i missili della Nato colpirebbero quelli russi al di fuori del territorio» dell'alleanza atlantica, ha osservato Szejna.

11:52
11:52
Russia: «Filoucraino ucciso da un'esplosione durante l'arresto»

I servizi di sicurezza russi (Fsb) hanno dichiarato che un cittadino appartenente a un gruppo filoucraino è morto nell'esplosione di un ordigno che avrebbe avuto con sé durante il suo arresto nella regione di Samara, nella parte centro-orientale della Russia europea, mentre stava pianificando un attentato.

«Quando il responsabile del crimine è stato arrestato, l'ordigno che aveva in mano è esploso. I membri delle forze di sicurezza e la popolazione civile non sono rimasti feriti», hanno indicato gli Fsb all'agenzia di stampa statale Ria Novosti, senza precisare se l'esplosione sia stata intenzionale o accidentale.

Secondo gli Fsb, l'uomo era un membro del Corpo dei volontari russi.

11:34
11:34
La Russia conferma l'ottavo arresto per la strage a Mosca

La Corte di Mosca che si occupa della strage al Crocus City Hall ha tramutato in arresto il fermo di un ottavo sospetto nell'attacco. Si tratta di Alisher Kasimov, originario del Kirghizistan ma cittadino russo.

L'uomo è accusato di avere affittato un appartamento ai presunti terroristi, ma lui ha detto di averlo fatto senza sapere di chi si trattasse.

11:23
11:23
Colpita la nave anfibia russa Kostyantyn Olshansky

La marina ucraina ha reso noto di aver messo fuori combattimento con un missile Neptune la grande nave nave russa da sbarco Kostyantyn Olshansky, che la Federazione russa aveva sottratto a Kiev nel 2014. Lo riferiscono i media nazionali.

Il portavoce della marina Dmytro Pletenchuk ha dichiarato che «oltre a due grandi navi anfibie - la Yamal e l'Azov e la nave da ricognizione Ivan Khurs - anche la Kostyantyn Olshansky è stata danneggiata». «Non abbiamo avuto scelta. Abbiamo usato un Neptune e il danno è stato inflitto», ha detto Pletenchuk.

10:39
10:39
Russia: ordine di arresto per il capo dei servizi segreti ucraini

La Corte Basmanny di Mosca ha emesso un ordine d'arresto con l'accusa di terrorismo nei confronti del capo dei servizi segreti ucraini (Sbu), Vasily Malyuk. Il provvedimento non è legato all'inchiesta sulla strage al Crocus City Hall, di cui si occupa la stessa Corte. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.

10:34
10:34
Kiev sull'invio di truppe NATO: «Quel giorno potrebbe arrivare»

Sebbene l'Ucraina non abbia mai chiesto «truppe da combattimento europee sul terreno», i leader dell'UE devono abituarsi all'idea che questo «giorno potrebbe arrivare». Lo ha detto il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un'intervista al quotidiano statunitense Politico.

«Sono perfettamente consapevole che gli europei non sono abituati all'idea della guerra», ha proseguito. «Ma questa è una disattenzione che gli europei non possono permettersi, né per loro stessi né per i loro figli», ha sottolineato Kuleba . «L'Ucraina può vincere. Ma se l'Ucraina perde, (il presidente russo Vladimir) Putin non si fermerà».

06:22
06:22
Il punto alle 06.00

«Putin ha parlato di nuovo da solo, durante la trasmissione televisiva. Ancora una volta, ha accusato l'Ucraina. Creatura malata e cinica. Nella sua mente, tutti sono terroristi tranne lui stesso, nonostante abbia nutrito con il terrore per due decenni. Putin è la più grande finestra per il terrore. Lui e i suoi servizi speciali. Quando svanirà, svanirà anche la richiesta di terrore e violenza». Lo ha affermato in un video il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il riferimento è alle parole del presidente russo, secondo il quale l'attacco al Crocus City Hall a Mosca è stato compiuto da «islamisti radicali», ma la domanda è chi ne trae vantaggio e ne beneficia», così come «dobbiamo rispondere alla domanda sul perché i terroristi hanno cercato di fuggire in Ucraina dopo aver commesso un crimine e» chiarire «chi li aspettava lì».

Tredici proiettili di un lanciarazzi multiplo RM-70 Vampire, sparati dall'Ucraina, sono stati intercettati nella notte sulla provincia russa di Belgorod, ha riferito il Ministero della Difesa. «La scorsa notte è stato sventato un tentativo del regime di Kiev di lanciare un attacco terroristico contro strutture sul territorio della Russia con l'uso di un lanciarazzi multiplo RM-70 Vampire», si legge in una nota del ministero. Tredici razzi sono stati distrutti in volo sopra la provincia di Belgorod, è stato aggiunto.

Un nuovo attacco missilistico russo è stato lanciato contro Odessa, dove tre donne sono rimaste ferite. «Il nemico ha lanciato un attacco missilistico su Odessa. Per ora, ci sono tre donne ferite. Per fortuna le loro ferite non sono gravi. Ci sono danni a infrastrutture civili», ha reso noto su Telgram il capo dell'amministrazione militare dell'oblast di Odessa, Oleh Kiper, citato dai media ucraini.